Professione commercialista, tempo di cambiamenti. Se fino a pochi anni fa il lavoro in studio si fondava su pratiche consolidate e gestioni amministrative tradizionali, oggi la digitalizzazione è diventata un requisito essenziale. A spingere questa transizione sono sia le riforme normative, a partire dalla Legge di Bilancio 2025, sia le opportunità offerte dalle tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale.
Le nuove misure fiscali introducono modifiche sostanziali: dalla riduzione dell’IRES per le imprese che reinvestono gli utili, al taglio strutturale del cuneo fiscale, passando per la semplificazione delle aliquote IRPEF. A questi interventi si affianca il rafforzamento degli incentivi per la digitalizzazione delle aziende con il piano Transizione 5.0 e l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica ai professionisti in regime forfettario. Una trasformazione che impone agli studi di aggiornare processi e strumenti, rendendo indispensabile l’adozione di software gestionali avanzati e soluzioni cloud.
In questo scenario, l’AI si candida a diventare il vero alleato dei commercialisti. Dall’analisi dei flussi finanziari alla previsione di rischi fiscali, fino alla personalizzazione di strategie per i clienti, l’intelligenza artificiale consente di automatizzare compiti ripetitivi e potenziare la consulenza strategica. Il mercato italiano dell’AI, che nel 2024 ha toccato quota 1,2 miliardi di euro, offre soluzioni sempre più accessibili anche per i piccoli studi professionali. Tuttavia, restano margini di crescita: solo una parte degli studi ha investito in modo strutturale nell’innovazione tecnologica, mentre una quota significativa rimane ancora cauta di fronte al cambiamento.
Parallelamente cresce l’attenzione alla protezione professionale. Con l’aumento dell’uso di strumenti digitali e l’evoluzione normativa, il rischio di errori o contestazioni fiscali cresce. Le nuove polizze assicurative per i commercialisti si stanno adeguando, offrendo coperture personalizzate e premi calcolati sulla base del profilo di rischio reale dello studio.
Non è più tempo di rimandare. L’incrocio tra innovazione digitale, nuove normative e mutati bisogni dei clienti sta ridisegnando il ruolo del commercialista: da mero gestore della burocrazia fiscale a consulente strategico capace di orientare le decisioni finanziarie e supportare la crescita delle imprese in un contesto economico sempre più digitale e competitivo.
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