CNF vicino al popolo ucraino

Avvocatura mondiale mostra sostegno al popolo ucraino colpito dalla crisi con iniziativa Cnf

Gli avvocati di tutto il mondo si mostrano uniti da un pensiero comune di sostegno per il popolo ucraino in guerra. È l’iniziativa “contact point” del Cnf che mobilita tutti gli ordini forensi d’Italia col fine di fornire aiuti alla popolazione in fuga. Ora, l’Ukranian Bar Association (Uba) rilancia sui social network la campagna di sensibilizzazione dell’avvocatura italiana.

Campagna sensibilizzazione del Cnf per l’Ucraina e sostegni da tutto il mondo per vittime

Ultimamente, l’Uba dell’avvocatessa Anna Ogrenchuk è attiva nel denunciare l’aggressione militare russa e i bombardamenti ai danni dell’Ucraina. Allo stesso modo, anche le più importanti organizzazioni dei legali stanno sensibilizzando l’opinione pubblica sulla guerra russo-ucraina. Ad esempio, l’American Bar Association chiede che ai cittadini ucraini venga concesso lo status di protezione temporanea che devono abbandonare il loro Paese.

Poi, la solidarietà giunge anche agli avvocati ucraini da parte di Stephanie Boyce, presidente della “Law Society of England and Wales”. Egli afferma:

 “Siamo solidali con il popolo ucraino con l’associazione nazionale degli avvocati ucraini e l’Ordine degli avvocati ucraini. Siamo, però, anche dalla parte del popolo russo, che si oppone all’invasione illegale dell’Ucraina da parte del suo governo e degli avvocati che difendono lo stato di diritto nella regione”.

Ferma condanna della Law Society per “le azioni della Federazione Russa, che violano il diritto internazionale”. Non c’è dubbio che queste azioni siano una minaccia diretta allo stato di diritto. Continuiamo a sostenere i nostri colleghi in questo momento difficile”.

Campagna sensibilizzazione del Cnf per l’Ucraina con riflessioni dell’avvocatura

Inoltre, troviamo anche il presidente dell’International Bar Association (IbaSternford Moyo che riflette sul salto nel buio dell’invasione militare che ordinava Putin. Egli afferma che:

“Questo atto rappresenta uno spartiacque che vìola indiscutibilmente il diritto internazionale. Gli Stati membri delle Nazioni Unite, dal 1945, hanno stabilito che la sovranità territoriale è inviolabile. Si tratta di un principio sul quale si regge lo stesso diritto internazionale e che garantisce l’ordine tra gli Stati. L’Iba, fondata per promuovere e proteggere lo stato di diritto, condanna fermamente l’invasione russa dell’Ucraina”.

Un altro importante esponente dell’Iba, il direttore esecutivo Mark Ellis, esprime la sua vicinanza nei confronti degli avvocati ucraini in questo modo:

Il diritto internazionale è chiaro. A uno Stato è vietato l’uso o la minaccia della forza contro un altro Paese. Tutti i casi di uso della forza da parte di uno Stato contro un altro, indipendentemente dalla gravità o dalle finalità, costituiscono una violazione. Questo principio protettivo è inviolabile ed è una delle norme fondamentali del diritto internazionale. Ci sono solo due eccezioni: il caso di uno Stato che agisce per autodifesa o quello in cui uno Stato agisce in base ad una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nessuna di queste due eccezioni è applicabile alle azioni della Russia contro l’Ucraina”.

La situazione in Russia: alcuni avvocati si allineano all’iniziativa del Cnf di sostegno all’Ucraina

Invece, cosa accade nell’avvocatura russa? Il 27 ed 28 febbraio – pochi giorni dopo l’inizio della crisi – la Camera federale degli avvocati della Federazione Russa pubblica online due dichiarazioni di alcuni consiglieri nazionali. In realtà, tra gli avvocati russi esiste un’evidente differenza di correnti di pensiero.

Ossia, c’è chi afferma che l’avvocatura non deve interessarsi della politica, non dichiaratamente perlomeno. Difatti, alcuni consiglieri affermano:

“La leadership del Paese ha preso una decisione, conforme a tutte le necessarie procedure costituzionalmente previste. Ed è questo quello che deve essere preso in considerazione rispetto a quanto sta accadendo nella vicina Ucraina. Questa la cosa principale per gli avvocati russi, che sono prima di tutto cittadini della Federazione Russa”.

Tuttavia, è bene sottolineare che ci sono anche pareri di tutt’altro tipo. Per esempio, alcuni consiglieri chiedono “a tutti coloro da cui dipendono gli eventi scatenati di fermare le ostilità e avviare colloqui di pace”.

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