Censis: calo dei redditi per gli avvocati

I numeri del Sesto rapporto Censis sull’Avvocatura

Il Sesto rapporto Censis sull’Avvocatura comunica il calo dei redditi medi dei legali sotto i 38mila euro annui. La situazione, secondo il 28,4% degli avvocati, è molto preoccupante. Il 32% sta decidendo se abbandonare o meno la professione proprio a causa del calo dei redditi. Ampio il gap retributivo femminile: le donne continuano a guadagnare la metà degli uomini.

Il rapporto Censis è stato realizzato su un campione di 30mila avvocati. La crisi emerge principalmente dalla costante riduzione degli iscritti all’Albo. Quasi il 6% degli avvocati iscritti alla Cassa è rappresentato da avvocati in pensione.

Ad oggi, la media degli avvocati rispetto alla popolazione italiana è di 4,1 ogni mille abitanti. La distribuzione, però, non è identica in tutta Italia. Soltanto un terzo degli avvocati esercita nel Nord Italia: la maggior parte, risiede al Centro e al Sud.

Le differenze tra uomini e donne

Gli avvocati con meno di 50 anni superano la metà degli iscritti totali. Il reddito medio annuo, durante il 2020, per gli avvocati ha subito una riduzione del 6%. Le differenza tra uomini e donne, però, è sostanziale. Infatti, abbiamo bisogno del reddito di due donne per raggiungere quello di un uomo. Fra le cause del divario, gli avvocati segnalano le difficoltà nel conciliare gli impegni familiari e la professione e una discriminazione da parte della clientela.

Una situazione preoccupante

La pandemia ha sicuramente contribuito ad aggravare la situazione, e le preoccupazioni fra gli avvocati sono molte. Il 23% degli avvocati intervistati ha definito la propria situazione molto critica, anche se tanti credono di riuscire in qualche modo a superare le proprie difficoltà.

I dati sul rischio dell’abbandono della professione hanno allarmato l’AIGA, l’Associazione italiana giovani avvocati. Infatti, il 28 aprile, l’Associazione ha chiesto al Governo di reperire all’interno del PNRR le risorse necessarie al finanziamento della “riconversione” delle competenze degli avvocati, incentivandone le aggregazioni.

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