22 Dicembre 2022

Avvocato, pensi troppo?

La tua mente si concentra sul futuro e sul passato, mai sul presente? Hai la tendenza a rimuginare sulle cose? Vediamo insieme come smettere di sovraccaricare la nostra mente.

Durante la giornata, nella nostra mente, approdano tantissimi pensieri. È normale, certo, dato che il nostro cervello lavora costantemente.

Tuttavia, alcune persone, tendono a pensare troppo e non riescono a fermare i pensieri. In questo modo si entra in un circuito mentale che prosciuga tutte le nostre energie.

Ti ritrovi in questa descrizione? Vuoi capire come smettere di pensare troppo?

Non sarà un’operazione semplice. Paradossalmente, più ci diciamo di smettere di pensare, più pensiamo. Il primo passo da fare è silenziare proprio quella vocina interiore che ci dice di smettere di pensare.

Pensare troppo significa anche pensare troppo al pensiero in . Questo significa entrare in un loop che ci crea angoscia, disagio e stanchezza mentale.

Non dobbiamo combattere i pensieri, ma prenderne coscienza, capire perché esistono e applicare alcune strategie.

Pensare troppo potrebbe indicare alti livelli d’ansia: questo è un sintomo a cui dobbiamo prestare molta attenzione, per lavorarci al meglio prima che diventi un serio problema mentale/emotivo.

Strategia #1: Identificare i pensieri

Smettere di pensare troppo non è affar semplice. Tuttavia, una prima strategia potrebbe essere l’identificazione dei pensieri che ci fanno andare in loop.

Fermiamoci, dunque, a prestare attenzione ai nostri pensieri, indentificando quelli che generano ansia e stress. È impossibile eliminarli completamente: dobbiamo soltanto lasciarli fluire.

Strategia #2: Concentrarsi sul qui ed ora

Praticare esercizi di meditazione si è rivelato utile per smettere di pensare troppo. C’è un’ampia varietà di esercizi, e possiamo scegliere quella più adatta a noi.

Non serve andare in cima ad una montagna per meditare: basterà fare dei semplici esercizi di consapevolezza.

Durante la giornata, prestiamo attenzione ai dettagli di quello che stiamo facendo. Se camminiamo, per esempio, concentriamoci sui nostri passi, sugli odori, sui rumori dell’ambiente e sull’esperienza in sé.

Strategia #3: L’esercizio 5, 4, 3, 2, 1

Il prossimo è un ottimo esercizio di consapevolezza che aiuta nel processo di connessione con il presente, permettendoci di uscire dal loop dei pensieri.

Situiamoci nel presente, e proviamo a pensare a:

  • 5 cose che si trovano intorno a noi;
  • 4 che possiamo sentire;
  • 3 che possiamo toccare;
  • 2 da annusare;
  • e 1 da gustare.

Dopo aver identificato tutte queste cose, sentiamole e concentriamoci soltanto su di esse.

L’obiettivo dell’esercizio è concentrarsi sui dettagli dell’ambiente circostante, allontanandoci dalle preoccupazioni.

Strategia #4: Thinking Stop

Per fermare l’overthinking, un’altra idea, tipica della terapia cognitivo-comportamentale, è quella del thinking stop.

Di che cosa si tratta?

Una volta identificato il pensiero che ci porta dritti verso il loop mentale, dobbiamo trovare una frase, una parola, un mantra o un gesto che ci interrompe il loop.

Potrebbe trattarsi di una parola, come “stop”, oppure di un’azione, come strappare un elastico che abbiamo al polso. Insomma, ognuno di noi deve trovare qualcosa di personale ed efficace.

Camminare, pulire, chiamare qualcuno: qualsiasi cosa che ci distolga dai pensieri.

Strategia #5: Gratitudine

La gratitudine è una risorsa molta preziosa. Ce l’abbiamo sempre a portata di mano, e ci fa concentrare sul lato positivo delle cose.

Tutto questo ci aiuta ad abbassare la pressione, su di noi o sulle situazioni che stiamo vivendo, facendo riposare il nostro cervello, che non deve sempre pensare per forza a tutto.

Strategia #6: Viva la natura

Per fortuna esiste la natura, con il suo potere riequilibrante e positivo. Passeggiare immersi nella natura ci aiuta a concentrarci sul tempo presente, mettendo da parte i pensieri dannosi.

Per questo motivo, appena puoi, allontanati dai rumori per stare a contatto con la natura. Non devi per forza fare lunghi viaggi: sarà sufficiente anche andare semplicemente al parco vicino a casa

Secondo l’OMS, nel 2019 la vita e il suo ritmo frenetico ha causato a 301 milioni di persone disturbi d’ansia. 280 milioni, invece, soffrivano di depressione.

I pensieri ossessivi e ruminanti sono un sintomo comune a queste diagnosi. Il pensiero eccessivo rappresenta un problema molto comune; magari con i precedenti suggerimenti potremmo trarre dei benefici.

Ma non scoraggiamoci, se i sintomi che accusiamo ci causano disagi profondi che incidono in maniera significativa sulla nostra quotidianità, e chiediamo un aiuto professionale.

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