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Avvocati: partita l’operazione Poseidone INPS

 Che cos’è la gestione Poseidone e chi deve iscriversi alla Gestione separata

Con “Operazione Poseidone” si definisce l’attività di accertamento avviata dall’INPS nei confronti di liberi professionisti e lavoratori autonomi. Il fine è di verificare l’esistenza di crediti contributivi da parte di tali lavoratori nei confronti dell’Istituto. Avviata nel 2010, l’operazione Poseidone prende le mosse dai dati sul mancato versamento dei contributi da parte di chi esercita attività di arti o professioni.

Operazione Poseidone e obbligo dell’iscrizione alla gestione separata INPS per i lavoratori autonomi

L’Operazione Poseidone nasce dall’incrocio dei dati dell’Agenzia delle Entrate e quelli in possesso dell’Istituto Nazionale di Previdenza. Nello specifico, essa si sviluppa dalla necessità di colmare il mancato versamento dei contributi da parte di soggetti che esercitano attività di arti e professioni. Dunque, nella categoria rientrano anche gli Avvocati, ai quali l’INPS ha provveduto ad inviare appositi avvisi di accertamento relativi agli anni d’imposta.

 

 

In effetti, l’Operazione Poseidone prende le mosse dall’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS per alcune particolari categorie di soggetti. Si tratta di chi svolge attività di lavoro autonomo per professione abituale anche se non esclusiva, che non ha l’obbligo d’iscriversi ad un albo professionale o che produce un reddito che non è assoggettato all’obbligo contributivo presso l’Ente previdenziale di appartenenza.

Nello specifico, i destinatari dell’operazione Poseidone sono:

  i liberi professionisti che non hanno una cassa previdenziale a cui iscriversi;

  i co.co.co, ossia i titolari di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;

  i venditori porta a porta;

  gli spedizionieri doganali non dipendenti;

  i titolari di borse di studio per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca;

  gli amministratori locali;

  i titolari di borse di studio per la mobilità internazionale degli studenti (da maggio a dicembre 2003) e di assegni per attività di tutorato, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero;

  i lavoratori autonomi occasionali;

  gli associati in partecipazione;

  i medici titolari di contratto di formazione specialistica;

  i volontari del Servizio Civile Nazionale (dal 2006 al 2008);

  coloro che prestano lavoro occasionale accessorio.

Ora, con il messaggio del 19 agosto n. 2903/2021 l’INPS comunica di aver completato le operazioni di elaborazione dei dati fiscali dei soggetti che hanno presentato il modello unico persone fisiche 2016 in riferimento all’anno d’imposta 2015. Si tratta quindi di chi:

  • ha indicato la produzione di reddito ai fini fiscali nei quadri RE- LM (autonomo) o RH (associazione in partecipazione o lavoratori autonomi di società semplice;
  • non ha compilato il quadro previsto per il calcolo dei contributi e che sarebbe invece tenuto ad iscriversi alla Gestione Separata.

In particolare, nel caso in cui non si sia ancora provveduto all’iscrizione della Gestione Separata, tale comunicazione dona la specifica dell’importo relativo ai contributi non versati e delle sanzioni applicate, consentendo altresì l’iscrizione alla Gestione Separata. Infine, si valuteranno eventuali contestazioni alla luce delle recenti sentenze della Cassazione.

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