13 Luglio 2022

meditazione

Avvocati e stress: approcciarsi alla meditazione

In media, un dipendente di un’azienda lavora 8 ore al giorno. Un avvocato, invece, può arrivare a 12 ore! Senza contare anche il tempo che dedica allo studio delle nuove leggi e delle sentenze giurisprudenziali. Et voilà, ecco che le ore di “libertà” si riducono notevolmente.

Anche se in molti credono che la professione dell’avvocato sia una delle più appaganti in assoluto, spesso ignorano lo stress che si accumula e che potrebbe riversarsi nel lavoro e nei rapporti affettivi.

Non basta una vacanza o uno sport per eliminare le energie negative. Avete mai pensato di affidarvi alla meditazione?

La vita frenetica di un avvocato

La vita dell’avvocato non è come quella dei film: è una continua avventura. Al mattino ci sono le udienze in tribunale, mentre il pomeriggio è destinato agli incontri con i vari clienti.

La pausa pranzo è accompagnata dal ripasso generale e nel dopocena non si prende nemmeno in considerazione di accendere Netflix, perché ci sono nuove leggi da studiare. E così si accumulano stress, ansia, nervosismo, stanchezza e insoddisfazioni.

Inoltre, i clienti richiedono moltissima lucidità e diplomazia. L’avvocato cerca di spiegare che la vittoria assoluta non è sempre contemplata, e che ci sono molte strade giuridiche che portano ad ottimi risultati.

Il cliente, non conoscendo i meccanismi segreti della giurisprudenza si aspetta sempre il massimo dal suo legale. Il massimo non arriva? La reputazione dell’avvocato e dello studio legale potrebbero risentirne.

Il weekend è veramente rilassante?

Sabato e domenica: finalmente un po’ di relax! Però, l’avvocato assicura la reperibilità anche nel weekend, e deve riuscire a conciliare i doveri personali con gli affetti.

Ecco arrivare brusii nella testa, confusione, disorientamento e difficoltà di concentrazione. Si cerca in tutti i modi di calmare la mente, di raggiungere un po’ di meritata quiete. L’obiettivo della meditazione è proprio quello di dominare la propria mente, senza lasciarsi sopraffare da tutte queste emozioni negative.

Esistono due tipi di meditazione: quella recettiva e quella riflessiva. Quella più semplice da praticare è quella riflessiva, perché permette di focalizzare completamente l’attenzione su un oggetto. Mentre la meditazione recettiva ordina alla mente di liberarsi dai pensieri: un’operazione parecchio difficile!

Tenere pulita la mente

Nello stesso modo in cui si tiene pulita la casa, anche la mente ha bisogno di essere ripulita dalla polvere e dalla sporcizia. Spazzare via le ansie e lo stress non è affatto semplice – come la polvere, le emozioni negative si riproducono continuamente, senza volerlo.

La meditazione recettiva dovrebbe aiutare le persone a raggiungere un certo livello di consapevolezza, per liberare la mente dai pensieri. E no, non è un sonno ristoratore, perché in questo caso c’è bisogno della piena consapevolezza.

Esistono tantissime tecniche di meditazione

I due tipi di meditazione sono soltanto la punta dell’iceberg: per raggiungere gli obiettivi delle pratiche si possono adottare diversi metodi ed esercizi.

Ogni cultura popolare ha la sua personale tecnica di meditazione. Nell’estremo oriente possiamo osservare delle pratiche simili tra loro. Noi possiamo scegliere quella più adatta alle nostre esigenze, ovviamente lasciandoci guidare da un esperto. Infatti, almeno per i primi tempi, è meglio non affidarsi al fai da te, perché la situazione potrebbe addirittura peggiorare.

I benefici della meditazione

I benefici della meditazione riguardano la salute fisica, ma soprattutto quella psicologica. Sono il cervello, la memoria, la concentrazione e l’umore a percepire i maggiori effetti positivi della pratica.

Se la meditazione viene praticata ogni giorno per almeno 30 minuti, i risultati su concentrazione e memoria potrebbero essere notevoli. Non è un’affermazione casuale, ma frutto di numerosi studi e ricerche. Alla base dei risultati ottenuti troviamo la capacità di riflessione e quella di focalizzazione, tipiche della meditazione di tipo riflessivo.

La visualizzazione e la consapevolezza di un oggetto rende la persona abituata alla pratica della meditazione più capace di concentrarsi e lavorare meglio. Liberare le mente, utilizzando lo spazio a disposizione per cose di maggiore importanza, aiuta molto anche la memoria.

Eliminiamo le attività non prioritarie

Quella mezz’ora giornaliera utilizzata soltanto per la meditazione toglierà tempo ad altre attività, magari non prioritarie o necessarie ed altamente stressanti. La meditazione è meglio di un bagno caldo: la mente e i muscoli si riposano e si rilassano.

Tuttavia, la meditazione richiede molta pazienza. Non è semplice e automatico gestire la propria mente, ma una volta imparato, vita, lavoro e affetti personali andranno sempre meglio. Aumenterà la produttività e sarà più semplice raggiungere gli obiettivi prefissati.

Si imparerà a visualizzare la strategia migliore, eliminando le pratiche dannose e centrando l’obiettivo.

Come rendere efficace la meditazione

Per essere efficace, la meditazione deve durare dai 30 ai 45 minuti. Inoltre, deve essere eseguita in maniera costante: non bisogna saltare la pratica durante il weekend (ma siamo certi che una volta cominciato non potrete più farne a meno).

Un avvocato dovrebbe meditare subito dopo il lavoro, quando non ci sono appuntamenti o adempienze a cui dar seguito. Sarebbe meglio evitare di mettere in atto le pratiche di meditazione poco prima di andare a letto. Si rischierebbe di prendere sonno perdendo di vista l’obiettivo principale, ovvero la concentrazione che libera la mente.

Dunque, meglio meditare mezz’ora dopo cena o subito dopo il lavoro. In questo modo, la serata proseguirà tranquilla, e si andrà a dormire senza tutti quei pensieri dannosi che alimentano l’insonnia.

Alcune precisazioni

Il luogo dove praticare la meditazione dovrebbe essere un ambiente privo di distrazioni. Lo spazio deve essere libero da oggetti che spingono la mente verso altri luoghi.

Silenzio e solitudine sono altri fattori decisamente fondamentali per la pratica. Il vicino di casa che urla, il ticchettio della sveglia, il motore assordante del frigorifero non aiutano affatto. Una soluzione utile sono i tappi per le orecchie, ma ci sono molti suoni messi a disposizione da siti e applicazioni perfettamente appropriati alla pratica.

E voi, che esperienze avete con la meditazione? Fatecelo sapere nei commenti!

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