Nei prossimi mesi ci saranno alcune novità in materia fiscale. Non cambierà soltanto il calendario delle scadenze, ma cambieranno anche le modalità tecniche per compilare alcuni modelli di dichiarazioni, come nel caso del 730 precompilato.
Le modifiche sono indirizzate verso la semplificazione della dichiarazione, velocizzando e rendendo meno complicata la compilazione del modello da parte dei lavoratori dipendenti e dei contribuenti pensionati.
Chi compila il modello non dovrà inserire i codici specifici nelle caselle corrette: sui redditi relativi al 2023, in via sperimentale, il Fisco renderà disponibile un modello 730 semplificato, in cui sarà possibile trovare le informazioni che possiede l’Agenzia delle Entrate.
Dichiara Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate: «Il contribuente potrà verificare, ed eventualmente integrare, le informazioni di dettaglio proposte dall’Agenzia nell’applicativo web dedicato alla dichiarazione precompilata, con un percorso guidato, che non richiede l’individuazione dei campi del modello dichiarativo, e con un linguaggio semplificato».
«I dati così confermati o modificati», prosegue, «saranno riportati in maniera automatica nei campi corrispondenti della dichiarazione, senza la necessità per il contribuente di consultare le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi, e, quindi, di conoscere le caselle da valorizzare o i codici da indicare nei singoli righi del modello dichiarativo».
I contribuenti, mediante un «sistema di appositi avvisi, sarà reso consapevole del fatto che sta confermando, ovvero modificando, le informazioni proposte dall’Agenzia, in quanto tale azione assume rilievo ai fini della compilazione della dichiarazione».
Se alcuni dati o non rientrano nella precompilata, per esempio «perché l’Agenzia non dispone di alcuni elementi necessari per il loro inserimento in dichiarazione», il contribuente verrà «informato dei motivi del mancato utilizzo e sarà assistito tramite un percorso guidato».
Utilizzare il modello 730 precompilato sarà una decisione volontaria. Specifica infatti Ruffini: «La nuova modalità di compilazione semplificata potrà essere scelta dal contribuente in alternativa a quella tradizionale, che resterà comunque disponibile».
Per consentire l’accesso alle informazioni, queste verranno «individuate con il provvedimento che disciplina l’accesso alla dichiarazione precompilata, che ogni anno viene emanato, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, prima dell’avvio della campagna dichiarativa».
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