Il MEF chiede all’Europa il permesso per l’estensione della fattura elettronica anche ai forfettari.
LE RICHIESTE DELL’ITALIA
Il prossimo 31 dicembre scade l’autorizzazione concessa dall’UE all’Italia per l’introduzione della fatturazione elettronica anche tra privati (Decisione di esecuzione UE 2018/593 del Consiglio del 16 aprile 2018). Il nostro paese si appresta dunque a presentare alcune richieste in materia.
In particolare:
- una proroga almeno triennale dell’obbligo,
- l’estensione anche a chi opera in regime forfettario.
Infatti, professionisti, autonomi e ditte individuali in regime forfettario sono al momento esonerati dall’uso della fattura elettronica.
L’ESTENSIONE AI FORFETTARI
L’estensione della fattura elettronica ai forfettari parte da tre presupposti:
– aiuta a combattere l’evasione fiscale,
– semplifica il lavoro dell’Erario,
– la sua introduzione non ha comporta un incremento incisivo dei costi a carico delle partite iva, quindi anche i forfettari possono permettersela. Lo scorso 26 marzo, il Direttore Generale delle Finanze del MEF, Fabrizia Lapecorella, ha così commentato: “l’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica non ha generato particolari criticità e gli operatori economici sono riusciti ad adeguare i propri sistemi recependo rapidamente la nuova modalità di fatturazione”.
C’è da dire che, seppur esentate, le p.iva in regime forfettario possono già da tempo aderire volontariamente alla fatturazione elettronica.
Difatti, di una possibile estensione dell’obbligo anche ai forfettari si era già parlato con la Legge di Bilancio 2020. L’idea era poi stata abbandonata a favore della scelta facoltativa, in cambio della riduzione di un anno dei termini di decadenza per gli avvisi di accertamento, da 5 a 4 anni.
FATTURA ELETTRONICA,EVASIONE E PRIVACY
Lapecorella vede l’estensione della fattura elettronica ai forfettari come il mezzo per “completare sia le finalità anti-evasive sia le finalità di semplificazione, permettendo di avere un quadro completo del fatturato prodotto sul territorio nazionale”.
Rimane però da sciogliere il nodo della tutela dei dati personali. Il Garante della Privacy non è ancora soddisfatto sulle modalità di conservazione dei dati contenuti nelle fatture elettroniche da parte dell’Agenzia delle Entrate, considerate eccessive rispetto alle finalità.
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