Nessun investimento in un settore centrale per lo sviluppo del Paese come la Giustizia, anzi tagli. E in aggiunta nuovi adempimenti burocratici per i professionisti, avvocati compresi, che si trovano a interagire con la Pubblica Amministrazione.
Questo è l’appello rivolto nella ricorrenza del 25 ottobre, “Giornata europea della Giustizia Civile”, dal Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Alessandro Graziani, alla Manovra 2026, “per la quale – spiega – ci auguriamo un intervento correttivo dal parte del Parlamento”.
Fra i punti critici segnalati dal presidente Graziani, il taglio di spesa previsto per il Ministero della Giustizia, 40 milioni per il 2026, 100 in totale per il triennio 2026-2028. “Ci rendiamo conto della necessità di far quadrare i conti – spiega Graziani – ma non possiamo non rimarcare la necessità di sostenere la fiducia nella Giustizia e ridurre la durata dei processi giudiziari in realtà territoriali afflitte, come Roma, dalla piaga dei ritardi cronici, con udienze che, nell’ufficio del Giudice di Pace, vengono calendarizzate ad anni di distanza”. Servirebbero, insomma, forti investimenti per nuove assunzioni, per velocizzare la macchina della Giustizia e smaltire l’arretrato.
Ma non c’è solo questo. “Come categoria professionale – prosegue Graziani – siamo rimasti sbalorditi nel constatare che la Manovra prevede una norma che secondo la quale il libero professionista, per essere pagato, oltre la fattura debba anche documentare la propria regolarità fiscale e contributiva. Queste sono vere e proprie vessazioni che non fanno altro che complicare la vita di tutti noi professionisti, costretti ad affrontare ulteriori e continui adempimenti completamente superflui e sovrabbondanti”.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
Aumentati fondi per lavoro detenuti, il ministero replica ad Antigone
In una nota da via Arenula si definiscono infondate le critiche avanzate dal Presidente di Antigone che, in una nota, ha scritto di fondi tagliati…
I primi 4 paradisi fiscali al mondo sono UE. Almeno 10 miliardi l’anno sottratti al nostro fisco
I primi cinque paradisi fiscali al mondo sono il Principato di Monaco, il Granducato del Lussemburgo, il Liechtenstein e le Channel Islands che sono situate…
Aiga: dl “carcere sicuro”, resta l’emergenza
Rimane alto, con un trend in preoccupante crescita, il numero di suicidi in carcere, complice anche l’arrivo del gran caldo che aggrava ancor di più…
