30 Luglio 2025 - PROFESSIONE | La scadenza

Consiglio di Stato: al via lo scarto degli atti d’archivio, gli avvocati dovranno ritirare i fascicoli entro il 31 ottobre

La misura riguarda i procedimenti definiti tra il 1994 e il 2020. Dopo la scadenza, i documenti non reclamati saranno destinati al macero

ROMA – Il Consiglio di Stato ha avviato la procedura di scarto degli atti d’archivio per i fascicoli di parte contenuti nei fascicoli processuali cartacei relativi ai giudizi definiti entro il 31 dicembre 2020. Si tratta di una misura necessaria per ridurre gli spazi destinati all’archiviazione della documentazione cartacea, come previsto dall’articolo 2961, comma 1, del codice civile, che esonera le cancellerie dal conservare gli incartamenti oltre tre anni dalla definizione delle cause.

Un’operazione che riguarda oltre venticinque anni di contenzioso
L’iniziativa coinvolge tutti i procedimenti archiviati dal 1994 fino al 2020. Gli avvocati interessati potranno richiedere la restituzione dei fascicoli di parte entro il 31 ottobre 2025, utilizzando il modulo dedicato (allegato n. 2 all’“Avviso” ufficiale) e inoltrandolo all’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio di Stato tramite l’indirizzo PEC fascicolidiparte.cds@ga-cert.it.

Il ritiro dei documenti avverrà secondo tempi e modalità concordati con l’ufficio competente. I fascicoli non reclamati entro il termine previsto saranno inviati al macero.

Coinvolti Ordini forensi e associazioni professionali
Per garantire la massima diffusione dell’avviso, il Consiglio di Stato ha invitato i principali organismi rappresentativi dell’avvocatura – dal Consiglio Nazionale Forense al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, fino alle associazioni come l’Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti, la Società Italiana Avvocati Amministrativisti e l’Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici – a informare tempestivamente i propri iscritti.

«Nell’ottica di una reciproca collaborazione – ha dichiarato il Presidente di Sezione Giulio Castriota Scanderbeg, firmatario della comunicazione – chiediamo agli Ordini e alle associazioni professionali di diffondere l’iniziativa affinché tutti i difensori possano recuperare i fascicoli di rispettiva competenza».

Una gestione più razionale degli spazi
La decisione risponde a precise esigenze logistiche e normative. La mole di documenti cartacei accumulati negli anni rende ormai necessaria una gestione più razionale degli spazi archivistici, soprattutto alla luce della progressiva digitalizzazione dei procedimenti.

Gli avvocati sono quindi chiamati ad attivarsi in tempi rapidi: la data del 31 ottobre 2025 rappresenta l’ultima possibilità per evitare che fascicoli storici e documenti di interesse vadano definitivamente perduti.


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