“I magistrati italiani, come dimostrano le mobilitazioni di questi ultimi mesi, sono profondamente preoccupati dalla riforma costituzionale che mette a rischio l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, ma soprattutto i diritti di tutti i cittadini italiani. Quella che viene messa a repentaglio è la nostra architettura istituzionale”. Così il presidente dell’Anm Cesare Parodi.
“L’Anm ha cercato in tutti modi un proficuo confronto con il governo e con le istituzioni, incontrando il ministro e gruppi parlamentari e dimostrando un’assoluta apertura verso la soluzione di problemi fondamentali dell’architettura costituzionale del Paese. In questo senso vi è stato ascolto ma nessuna forma di concreto dialogo o apertura ed è quindi ingiusto ritenere e riferire che Anm non abbia dimostrato la massima apertura verso la ricerca di soluzioni ottimali nell’interesse dei cittadini”.
“Il caso Palamara? E’ stato un caso scoperto dalla magistratura, e su cui la magistratura ha agito con durezza. Prima della conclusione del processo che lo riguarda l’Associazione nazionale magistrati lo ha espulso. Se il ministro è a conoscenza di altre circostanze intervenga con immediatezza, utilizzando il potere disciplinare di cui è titolare”, conclude Parodi.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE

Cybercrime, salta la riforma sui poteri al Procuratore antimafia
Nel decreto giustizia esclusa la norma per il coordinamento delle inchieste sul crimine cibernetico. Restano tensioni nella maggioranza.

La prescrizione cambia un’altra volta
Martedì 16 gennaio 2024 alla Camera è stata ricevuta la prima approvazione relativa alla proposta di legge che reintroduce la prescrizione. Si tratta della quarta…

Trump contro le law firm: attacco senza precendenti
L’amministrazione repubblicana lancia un’offensiva contro i grandi studi legali americani accusandoli di “danneggiare le comunità” e di violare i principi di uguaglianza