La Commissione Europea ha pubblicato il 4 febbraio scorso le Linee Guida per garantire la conformità all’articolo 5 del Regolamento AI Act, che vieta specifiche pratiche nell’uso dei sistemi di intelligenza artificiale. Tra queste, spicca il divieto di social scoring, ossia l’uso di algoritmi che valutano gli individui in base a caratteristiche personali o comportamenti sociali.
Il social scoring, noto per la sua applicazione controversa in alcuni Paesi, viene bandito nell’UE quando porta a trattamenti discriminatori o sproporzionati. Questo divieto riguarda anche banche e assicurazioni, che potrebbero essere tentate di utilizzare tali sistemi per valutare l’affidabilità creditizia o i premi assicurativi.
L’AI Act punta a prevenire l’uso improprio di questi sistemi, tutelando i cittadini da decisioni basate su valutazioni algoritmiche che potrebbero penalizzarli ingiustamente. Le Linee Guida dell’UE, sebbene non vincolanti, rappresentano un importante punto di riferimento per l’interpretazione della norma e preparano il terreno per futuri sviluppi giurisprudenziali in materia di intelligenza artificiale.
Questo provvedimento si inserisce in un contesto normativo più ampio che mira a regolamentare l’uso dell’AI in settori sensibili, evitando che tecnologie avanzate possano ledere diritti fondamentali o rafforzare disuguaglianze sociali.
Le nuove disposizioni sottolineano la necessità per le imprese di adeguarsi alle norme europee per evitare sanzioni e proteggere la fiducia dei consumatori.
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