L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 186 del 26 settembre 2024, ha chiarito i termini per la richiesta di rimborso dell’IRAP versata in eccesso a seguito della rideterminazione della base imponibile stabilita da una sentenza definitiva. Il caso esaminato riguardava un contribuente che, vincendo un procedimento contro un ex dipendente, aveva versato IRAP su emolumenti successivamente restituiti.
L’Agenzia ha precisato che non si applicano le previsioni ordinarie di rimborso in quanto il versamento dell’imposta era inizialmente dovuto. In tali casi, il termine per richiedere il rimborso è di due anni, a partire dalla data della sentenza passata in giudicato. Questa interpretazione si aggiunge ad altre situazioni in cui è stata riconosciuta l’applicazione della disciplina dei cosiddetti “rimborsi anomali.”
La giurisprudenza in materia, confermata anche da recenti sentenze della Cassazione, ribadisce che la richiesta di rimborso può essere presentata entro due anni dal momento in cui si è verificato il presupposto per la restituzione dell’imposta, come stabilito dall’art. 21, c. 2, del D.Lgs. 546/92.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
Riconoscimento facciale: divieto fino al 2025
Approvato alla Camera il DL 51/2023, contenente l’estensione della moratoria riguardo i sistemi di riconoscimento facciale, che scadrà alla fine dell’anno. Fino al prossimo 31…
Nuovo codice etico per i commercialisti: equo compenso e social media al centro
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha approvato il nuovo Codice deontologico che entrerà in vigore il 1° aprile. Il testo aggiornato è il risultato di…
Cassazione, la presunzione di possesso per usucapione: quando non opera
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 15065 del 29 maggio 2024, ha fatto chiarezza sui limiti della presunzione di possesso utile ad usucapione, stabilita…