La Sezione disciplinare del CSM ha sospeso il magistrato Ernesto Anastasio, sia dall’incarico che dallo stipendio. Attorno ad Anastasio, infatti, si era creato un vero e proprio caso, visti i gran ritardi accumulati su centinaia di sentenze e fascicoli, oltre alla sua insofferenza verso la professione e un gran interesse per la poesia.
Ernesto Anastasio ha 54 anni, ed è originario di un piccolo comune in provincia di Napoli, Piano di Sorrento. Entrato in magistratura all’età di 30 anni, nel 1999, Anastasio cominciò a lavorare in veste di giudice civile nel tribunale di Caserta.
Sin da subito, però, cominciò ad accumulare dei gran ritardi nel suo lavoro, depositando più di 200 procedimenti oltre i termini e lasciando parecchi fascicoli inevasi. Nel 2021 si è trasferito a Perugia per lavorare in veste di magistrato di sorveglianza. Anche qui, Anastasio accumulò sentenze arretrate, arrivando a quota 858.
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Le sue inadempienze hanno causato diverse proteste, non soltanto da parte di colleghi ma anche dai detenuti. Contro Anastasio sono stati aperti diversi provvedimenti disciplinari.
Il magistrato, di tutta risposta, ha presentato un certificato medico che accertava una depressione. Per questo, a marzo il CSM aveva indicato un medico e docente di psicopatologia forense, Stefano Ferracuti, di svolgere una perizia per stabilire se Anastasio fosse idoneo per proseguire, da un punto di vista medico, il suo incarico.
Anastasio soffrirebbe, secondo Ferracuti, di un «disturbo di personalità dipendente-evitante», di cui il magistrato è consapevole e che non influenzerebbe in alcun modo la sua capacità di svolgere la professione. Il problema reale è che «si trova a svolgere un ruolo professionale che non è in alcun modo soddisfacente per i suoi obiettivi esistenziali».
Il magistrato, infatti, aveva superato un concorso per entrare in Polizia, ma era stato poi escluso dopo il colloquio con lo psicologo. Dunque, la professione di giudice sarebbe stata semplicemente un ripiego, legato anche all’influenza del padre, noto avvocato civile.
Ma la vera passione di Anastasio è da sempre la poesia: per il perito, il magistrato «ha una notevole cultura letteraria, interessi poetici, questo è quello che gli interessa». Anastasio ha confermato quanto dichiarato da Ferracuti, sostenendo inoltre di vivere «una situazione di dissidio interiore», nonostante la sua volontà di concludere l’incarico in scadenza nel 2026.
Il CSM ha deciso di sospendere Anastasio, sia dal suo incarico che dal suo stipendio. Si legge nell’ordinanza: «E’ un magistrato che sostanzialmente rifiuta il lavoro», gettando «discredito sull’intera amministrazione giudiziaria».
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