Il Dark Web è la parte nascosta del World Wide Web, alla quale non si può accedere con normale browser come Edge, Firefox e Chrome. Le pagine del dark web non sono indicizzate dai motori di ricerca tradizionali, come Google.
Per accedere al dark web, dunque, è necessario un browser particolare, come Tor.
Si sentono tante storie terribili sul dark web, che di solito è descritto come la parte più pericolosa di Internet, dove si vende droga oppure si reclutano sicari. Di certo, alcune cose terribili sono vere, ma in generale, il dark web non si presta soltanto ad attività criminali (spoiler: no, non ci sono sicari, ma semplici truffatori).
Nel dark web ci sono nerd informatici, trafficanti di droga, giornalisti che combattono la censura, truffatori o persone che vogliono comunicare con altri senza il controllo del governo (situazioni che si verificano in Paesi dove c’è molta censura, come Iran e Cina).
Surface, Deep, Dark
Prima di proseguire, facciamo un attimo chiarezza per quanto riguarda i termini tecnici.
Internet è una rete mondiale, e il web è uno strumento di comunicazione. Per poter comunicare, il web utilizza Internet. Il web viene suddiviso in:
- web di superficie, surface web: è la parte di Internet che utilizziamo tutti i giorni, alla quale accediamo con Chrome, Safari, Firefox, ecc;
- deep web: costituisce il 90/95% di Internet, e contiene informazioni specifiche, che non possiamo raggiungere attraverso i motori di ricerca. Di solito si tratta di pagine e database riservati ad un gruppo di persone che fanno parte di un’organizzazione. Per accedere al deep web, è necessario essere in possesso dell’URL, ovvero, l’indirizzo web esatto, e magari anche di una password;
- dark web: è la parte di Internet più difficile da raggiungere, in quanto accessibile soltanto con browser speciali. Nel dark web non ci sono regole, e gli URL sono composti da un mix casuale di numeri e lettere. Nessun sito termina in .org oppure .com, ma in .onion.
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Il dark web è legale, così come il browser Tor. Quello che non è legale è come ci si comporta nel dark web; dunque, è sempre necessario attenersi alla legge.
Chi ha creato il Dark web?
No, non c’è nessuna storia di criminali che cercavano un modo per comunicare anonimamente.
Il dark web è stato sviluppato direttamente dal governo degli Stati Uniti. Infatti, agenti di agenzie come la CIA avevano necessità di comunicare attraverso una rete globale personale, per raccogliere informazioni per il governo americano.
Negli anni’90 le informazioni hanno cominciato a diventare sempre più digitalizzate, e quindi si è cominciato a dire addio a radio o lettere, dato che tutte queste informazioni potevano essere inviate tramite Internet!
Ed è così che nel ’95 è nato Tor, The Onion Router, sviluppato dal Laboratorio di Ricerca Navale degli Stati Uniti, attualmente ancora utilizzato per le comunicazioni segrete dell’Intelligence.
Leggi anche: DuckDuckGo: l’alternativa a Google che non raccoglie i nostri dati
Il dark web può essere tanto vantaggioso quanto pericoloso.
Vista la sua utilità, il governo statunitense non ha intenzione di chiuderlo. Ma anche se volesse farlo, dovrebbe ottenere l’ok da parte di altre decine di paesi, che non hanno alcun interesse a collaborare con gli Stati Uniti.
Quello che le autorità possono fare, quindi, è cooperare al fine di chiudere determinati siti e perseguire legalmente i proprietari, gli amministratori e gli utenti.
The Onion Router
Tor, The Onion Router (router a cipolla), è un software gratuito, open-source, che funziona come qualsiasi altro browser.
Tuttavia, a differenza dei browser che utilizziamo ogni giorno, Tor mantiene l’anonimato dei suoi utenti. E per fare in modo che questo accada, i dati degli utenti vengono inizialmente canalizzati in una rete di server; poi, questi dati vengono “captati” dal primo server, che li invia a quello successivo, e così via, fino ad arrivare a destinazione e cancellando ogni traccia dietro di sè.
Con Tor si può accedere a tutto il web. Infatti, la maggior parte degli utenti resta nel surface web, poiché ha semplicemente interesse ad anonimizzare la sua navigazione online. Tuttavia, resta la strada principale per riuscire ad accedere al dark web, magari anche in associazione ad una VPN.
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