19 Maggio 2021 -

Nuova posizione del minore nel processo

Nei giudizi che li riguardano, i minori sono parte sostanziale, non soltanto formale La Corte di Cassazione torna nuovamente a pronunciarsi in merito al ruolo del minore in un procedimento giudiziario per il suo affidamento. Infatti, l’ordinanza n.3159/2021 afferma che il minore -portatore di interessi diversi rispetto a quelli dei suoi genitori- rappresenta una parte…

Nei giudizi che li riguardano, i minori sono parte sostanziale, non soltanto formale

La Corte di Cassazione torna nuovamente a pronunciarsi in merito al ruolo del minore in un procedimento giudiziario per il suo affidamento. Infatti, l’ordinanza n.3159/2021 afferma che il minore -portatore di interessi diversi rispetto a quelli dei suoi genitori- rappresenta una parte sostanziale. Dunque, per tutelare appieno i suoi diritti, egli deve essere ascoltato direttamente attraverso un atto processuale del giudice.

Non ascoltare direttamente il minore rappresenta violazione dei suoi diritti e del contraddittorio

Treviso. Padre ricorre in cassazione dopo la disposizione del Tribunale d’Appello di Venezia di collocare la figlia -minorenne- presso la madre. Non solo: lo stesso Tribunale avrebbe stabilito di lasciar decidere l’affidamento della stessa minore ai Servizi Sociali. Tutto ciò senza che la Corte abbia mai, lamenta l’uomo, ascoltato direttamente la bambina coinvolta.

In effetti, secondo normativa nazionale e internazionale (articoli 337 e 315 bis c.c, comma 3; 336 bis c.p.c; 360 c.p.c., comma 1, n.3; oltre che art.6 Convenzione di Strasburgo 25/01/1996, ratificata con L.n. 77 del 2003; art. 12 Convenzione di New York sui diritti del fanciullo) tale inadempimento della Corte causerebbe, esso stesso, la nullità dell’intero procedimento. Dunque, per la Suprema Corte il motivo del ricorso è fondato: i minori sono parti sostanziali nei procedimenti giudiziari che li vedono coinvolti. Pertanto, in questi procedimenti giudiziari, il minore deve essere ascoltato direttamente, altrimenti si tratta di violazione del principio di contraddittorio.

Inoltre, la Suprema Corte specifica che esiste un caso in cui si può accettare il mancato ascolto del minore. Si tratta di quando vi sia una espressa motivazione sull’assenza di discernimento che ne giustifichi l’omissione. In tutti gli altri casi, il contributo “indiretto” del bambino non è in alcun modo equiparabile alla sua audizione come atto processuale del giudice.

———-

LEGGI ANCHE:

Processo telematico: seconda PEC e deposito tardivo

Disabili: normativa per difendersi da maltrattamenti


LEGGI ANCHE

Congresso ANM, discorso del Presidente COA Greco: critiche e sostegno per una giustizia umana e indipendente

Il Presidente del Coa, Dario Greco, nel suo discorso al 36° Congresso nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati, inizialmente si è rivolto agli avvocati in tutto il…

Bambini e uso consapevole del digitale

Consigli e normative per un uso sicuro di internet da parte dei minori Oggigiorno, gli algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning raccomandano con efficienza i contenuti da visionare. Infatti, tutte…

Giustizia lenta: in manovra 2021 la modifica alla Legge Pinto

Giustizia lenta: in manovra 2021 la modifica alla Legge Pinto

La digitalizzazione della giustizia trova un’ulteriore spinta nelle disposizioni previste nella Manovra 2021. L’obiettivo è sempre quello di rendere i processi più veloci ma, in…

TORNA ALLE NOTIZIE

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto