30 Aprile 2025 - Il messaggio dell'UNCC

1° Maggio: lavoro, diritto e silenziosa dedizione. Il valore dell’avvocatura nella società che cambia

Nel giorno dedicato al lavoro, il presidente UNCC Alberto Del Noce ricorda il ruolo essenziale, spesso invisibile, dell’avvocato: custode di diritti e garante di equilibri in un mondo scosso da conflitti e trasformazioni.

Il 1° Maggio è la festa di chi lavora. Di chi fatica, di chi costruisce, di chi crea. Ma è anche — e forse soprattutto — la festa di quei lavori che restano ai margini della celebrazione collettiva, nonostante siano indispensabili. Tra questi c’è l’avvocatura, mestiere antico e più attuale che mai, come ricorda Alberto Del Noce, presidente dell’Unione Nazionale Camere Civili (UNCC), nel suo messaggio in occasione di questa ricorrenza.

«In un mondo che cambia, tra intelligenze artificiali, nuove economie e vecchie guerre che non si spengono, l’Avvocato resta un mestiere fatto di ascolto e parola, di studio e presenza», scrive Del Noce. Un mestiere che non produce merci, ma protegge equilibri, che non vende cose ma custodisce diritti. Un lavoro di cui spesso si dimentica il valore sociale, e che invece è parte integrante della tenuta democratica e civile del nostro Paese.

L’arte invisibile di rendere giustizia

La vita dell’avvocato è fatta di ore di studio per prevenire conflitti, di notti passate a scrivere memorie, di udienze vissute nell’attesa, di silenzi densi che precedono una sentenza. È il mestiere della pazienza e della discrezione, di chi opera lontano dai riflettori per tutelare i diritti altrui. Un lavoro che non fa rumore ma che costruisce silenziosamente argini contro il disordine e la paura.

«Il 1° maggio ci ricorda che anche l’Avvocatura è lavoro, spesso invisibile, sempre necessario», sottolinea ancora Del Noce. E mai come oggi, in un’epoca in cui le tecnologie ridefiniscono il concetto stesso di professione e di presenza, questo lavoro conserva il suo valore umano insostituibile.

Giustizia come vocazione civile

In un tempo in cui le guerre tornano a occupare le cronache e il rumore delle armi sovrasta la voce della ragione, il ruolo dell’avvocato si fa ancora più essenziale. È la figura che crede nella forza del diritto come strumento di civiltà, che sa che oltre alle norme servono coscienza e coraggio. Che ogni giorno si schiera — talvolta controvento — dalla parte della legalità, della persona, della dignità.

«Chi indossa la toga sa che non bastano le norme, servono coscienza e coraggio. Servono donne e uomini che, anche senza clamore, ogni giorno lavorano per rendere la Giustizia un po’ più giusta», conclude il presidente UNCC.

E allora, in questo 1° Maggio, mentre celebriamo il valore di ogni mestiere, c’è un pensiero speciale da rivolgere a chi ha scelto di fare della propria vita uno spazio per il diritto, un rifugio per i diritti degli altri. A tutte le avvocate e a tutti gli avvocati, buon 1° Maggio.


LEGGI ANCHE

Riforma Cartabia: liberi due ladri sorpresi mentre scassinavano una cassaforte

Due ladri sono stati sorpresi in un albergo sul litorale del Lido di Jesolo mentre si impossessavano di un televisore e tentavano di aprire una…

L’altra bilancia commerciale: gli Stati Uniti incassano in Europa con i servizi, tra big tech e alta finanza

Dietro al deficit commerciale USA con la UE c'è un robusto surplus nei servizi, trainato dai colossi digitali e bancari. Meta, Google, Netflix, JP Morgan…

green pass

Green pass: il dilemma tra privacy e libertà

Il green pass, la certificazione che consente di spostarsi ai tempi del covid, propone un grande dilemma: è più importante la privacy o la libertà?…

TORNA ALLE NOTIZIE

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto