Redazione 20 Settembre 2024

platea di persone

Vuoti d’organico e vera digitalizzazione, le vere sfide della Giustizia del futuro

Grande successo per la giornata d’apertura del Primo Congresso Giuridico Forense del Lazio, organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Roma e dall’UOFL, l’Unione degli Ordini Forensi del Lazio. Ben 2900 gli avvocati iscritti al Congresso, ospitato nei locali dell’Auditorium Conciliazione alla presenza delle massime autorità della Giustizia Nazionale e locale, a cominciare dal Primo Presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano e dal Procuratore Generale Luigi Salvato.

Affidato al Presidente del COA Roma, Paolo Nesta, il discorso di apertura dei lavori. Un intervento nel quale il Presidente ha indicato i temi salienti del Congresso e quelle che sono le sfide che la Giustizia dovrà affrontare nel prossimo futuro, cioè “le problematiche più rilevanti nel contesto giuridico e sociale. Intendo riferirmi alla lentezza dei processi, alla mancanza di adeguate strutture e risorse, ai vuoti di organico dei giudici e del personale amministrativo, all’accesso alla Giustizia troppo spesso precluso o reso difficoltoso, specialmente per le fasce più deboli della popolazione, alla digitalizzazione del sistema giudiziario che purtroppo presenta molteplici criticità, riconducibili in particolare alle difficoltà di accesso e all’inefficienza delle piattaforme, troppe, attualmente esistenti, alla necessità di adeguamento delle disposizioni sulla formazione continua degli Avvocati e dei Magistrati, necessaria in considerazione dell’evoluzione rapida del diritto e delle tecnologie”.

“È la prima volta che gli Ordini Forensi del Lazio, che rappresentano oltre 35000 Avvocati, organizzano insieme un congresso”,

ricorda il Presidente dell’UOFL, David Bacecci, nel suo indirizzo di saluto.
Di particolare interesse le due lectiones magistrales, – “Le nuove frontiere della responsabilità civile” e “l’Avvocatura ieri, oggi e domani” – tenute dall’Avv. Prof. Guido Alpa e dall’Avv. Prof. Franco Coppi, decani di un’Avvocatura che – conclude Nesta –

“ben consapevole del suo ruolo di tutela dei diritti nel tempo del cambiamento globale ed intendendo proteggere i valori fondamentali della Costituzione per rafforzare la nostra democrazia, è pronta a dare, nell’ambito di un confronto serio e costruttivo, il suo contributo d’idee e di proposte concrete per il miglioramento del nostro sistema giuridico e “per ravvivare”, come diceva il grande Piero Calamandrei “nei cuori umani la fede nella vincente giustizia”.


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