In un periodo in cui il tema della vaccinazione è di attualità, è interessante la pronuncia della Corte CEDU dello sorso 8 aprile sull’obbligo vaccinale per i bambini.
VACCINAZIONE OBBLIGATORIA E CEDU
La decisione della Corte CEDU è sorta dal caso Vavřička e altri contro la Repubblica Ceca (ricorsi 47621/13 e altri).
I ricorsi sono partiti da alcuni genitori multati o i cui figli non sono stati ammessi alla scuola materna a causa della mancata vaccinazione obbligatoria.
I ricorrenti hanno visto in ciò una violazione dell’art.8 della Convenzione CEDU, sul rispetto della vita privata.
Art.8 – Diritto al rispetto della vita privata e familiare
1. Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza.
2. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell’esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla pubblica sicurezza, al benessere economico del paese, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o della morale, o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui.
Da un lato ci sono dunque i genitori che ritengono che le decisioni riguardanti la propria salute o, in questo caso, quella dei propri figli minorenni, rientri nella sfera inviolabile della vita privata…
L’ART.8, TRA VITA PRIVATA E SALUTE PUBBLICA
…dall’altro, però, lo stesso art. 8 indica l’esistenza di deroghe al rispetto della stessa.
L’articolo ha infatti lo scopo di proteggere l’individuo da ingerenze arbitrarie dello Stato. Ma vi sono casi, quelli indicati nel comma 2, in cui tale tutela decade. Tra queste vi è anche la protezione della salute.
I giudici di Strasburgo non hanno infatti evidenziato alcuna violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo da parte della Repubblica Ceca.
La vaccinazione obbligatoria imposta dallo Stato ha come obiettivo la protezione da malattie che rappresentano un rischio per la salute, sia individuale che collettiva. Permettono di salvare vite, di liberare risorse sociali e anche finanziarie. Senza considerare gli effetti positivi sulla riduzione dei costi che malattie prevenibili comporterebbero per il sistema sanitario nazionale.
CONCLUSIONI
Dalla pronuncia della Corte CEDU possiamo dedurre che se la vaccinazione obbligatoria viene imposta per tutelare la salute pubblica non può essere ritenuta una violazione alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Gli Stati possono imporre liberamente l’obbligo di vaccinazione dei bambini, stabilire multe per i genitori novax ed escludere i piccoli non vaccinati dalla scuola.
L’obbligo è giustificato dalla necessità di tutelare sia l’individuo sia la comunità da malattie ben note ed evitare un calo dei tassi di vaccinazione che potrebbe compromettere la gestione generale di tali malattie.
Il fine è tutelare, attraverso un’azione solidale a livello di società, i soggetti più deboli.
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