Poco più di 12 mesi sono passati dall’introduzione della fatturazione elettronica e più di 2 miliardi di documenti sono stati già trasmessi.
Sebbene il sistema non possa ancora dirsi a pieno regime, vogliamo condividere con voi alcuni dati utili a valutare l’efficienza di questa novità.
L’EVOLUZIONE DELLA FATTURAZIONE ELETTRONICA
La prima cosa da ricordare è che l’introduzione della fattura elettronica il 1 gennaio 2019 è stata solo l’ultima tappa di un percorso iniziato nel giugno 2014, quando fu introdotto l’obbligo di fatturazione elettronica verso la PA Centrale. Tale obbligo fu puoi ampliato nel 2015 verso le PA locali e, poi, nel luglio 2018 alle imprese limitatamente ad alcune categorie.
La fatturazione elettronica è stata assimilata con più facilità dalle aziende più grandi e più propense (per cultura aziendale e per risorse disponibili) alla digitalizzazione. Diversa la situazione delle imprese più piccole, che affrontano le innovazioni con più lentezza e difficoltà.
Al di là dei problemi che naturalmente sorgono quando una qualsiasi novità viene introdotta, la fatturazione elettronica ha dei pro e dei contro.
In particolare, i pro sono la velocizzazione di alcune procedure grazie all’uso del computer, sempre accessibile, e la semplificazione nella gestione di documenti del tutto dematerializzati.
I contro, invece, si configurano soprattutto come un aumento dei costi (software, assistenza e servizi accessori), il vincolo all’uso dei mezzi tecnologici (ostico per coloro che non hanno sufficienti competenze tecniche) e anche alcune incertezze in tema di tutela della privacy.
UN PO’ DI NUMERI RELATIVI AL PRIMO ANNO DI FATTURAZIONE ELETTRONICA
I dati ufficiali rilasciati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (fine dicembre 2019) dicono che:
- il Sistema di Interscambio ha gestito una media giornaliera di 5,5 milioni di file;
- Questi file sono stati generati da quasi 4 milioni di soggetti emittenti (3865710);
- dei 2 miliardi totali di file inviati (2.020.766.169), solo il 2,42% è stato scartato;
- le fatture memorizzate ammontano a 1.969.949.652 unità. Di queste:
– il 54,34% tra aziende,
– il 44,17% da aziende a consumatori e
– l’1,49% da aziende a istituzioni. - L’importo totale è di 2926 miliardi di euro, inclusa l’IVA.
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