fake news intelligenza artificiale

Triplicati i siti che pubblicano fake news con l’Intelligenza Artificiale

NewsGuard, l’agenzia americana che si occupa di monitorare gli organi di stampa e che pubblica dei report periodici sulla loro affidabilità ha di recente fatto debuttare il Centro di Monitoraggio delle informazioni che vengono generate dall’IA.

Lo scopo è quello di tenere sotto controllo siti che pubblicano notizie inaffidabili, in quanto generate dall’IA. Oggi, questi siti sarebbero circa 150: NewsGuard produrrà report, fact-checking e analisi per quanto riguarda la disinformazione e le narrazioni fake che riguardano l’intelligenza artificiale.

Nell’ultimo mese questi siti hanno cominciato a triplicarsi. NewsGuard tenta di studiare in che modo i media statali cinesi e russi abbiano utilizzato dei testi generati dall’intelligenza artificiale per riuscire a diffondere affermazioni false facendole sembrare vere.

Leggiamo in una nota di NewsGuard: «Il China Daily ha citato ChatGPT come fonte a supporto della notizia falsa secondo cui gli Stati Uniti gestiscono un bio-laboratorio in Kazakistan che starebbe conducendo ricerche sulla trasmissione dei virus dai cammelli all’uomo al fine di sviluppare un’arma biologica da utilizzare contro la Cina. Ad aprile, un altro sito generato dall’IA ha dato la falsa notizia della morte dell’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden».

All’interno del centro di monitoraggio è inoltre disponibile il numero dei siti Unreliable AI-Generated News, Uain. In questi siti le notizie sono inaffidabili, create dall’intelligenza artificiale, e lavorano con poca o con nessuna supervisione da parte dell’uomo.

Fino ad ora, sono stati identificati ben 150 siti Uain, e gli analisti hanno intenzione di continuare ad aggiornare il Centro di Monitoraggio.

Pubblicità e scarsa trasparenza

Lo scorso maggio, quando NewsGuard ha cominciato il monitoraggio dei siti Uain, il numero complessivo era di 49. Dichiara Steven Brill, l’amministratore delegato: «Uno dei motivi per cui 5 anni fa abbiamo creato NewsGuard era la facilità e il basso costo di produzione delle content farm».

«I siti di notizie generati dall’intelligenza artificiale di oggi sono simili alle content farm macedoni», continua, «che diffondevano disinformazione qualche anno fa, con la differenza che i costi di produzione sono ancora più bassi e che queste nuove fonti possono diventare ancora più prolifiche grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale».

L’altro amministratore delegato di NewsGuard, Gordon Crovitz, ricorda come «la maggior parte di questi siti è stata creata sulla base del modello commerciale che genera entrate dalla pubblicità programmatica, che sembra funzionare bene. I marchi non hanno alcuna intenzione di inserire annunci su siti che non sono sicuri per la loro reputazione, eppure la scarsa trasparenza del sistema di gestione della pubblicità programmatica fa sì che le loro inserzioni, fornite da aziende di tecnologia pubblicitaria come Google, appaiano comunque su questi siti».

Fake news

Secondo le stime, l’intelligenza artificiale generativa consentirà ad un numero sempre maggiore di aziende di aumentare i 2,6 miliardi di dollari da parte delle entrate pubblicitarie che ogni anno vengono destinati ai siti che pubblicano fake news.

Leggiamo nel report di NewsGuard che questi siti, di solito hanno dei nomi generici, come World Today News e Top News Press, e pubblicano costantemente tantissimi articoli su argomenti diversi tra loro.

Questi siti operano con poca o addirittura nessuna supervisione umana, pubblicando articoli scritti da bot. Dunque, non offrono affatto dei contenuti giornalistici tradizionali.

Sono riconoscibili in quanto utilizzano un linguaggio ripetitivo, banale, tipico dei testi prodotti dai modelli di intelligenza artificiale generativa. Per NewsGuard, questi articoli contengono anche informazioni false.


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