Dopo settimane di trattative serrate e indiscrezioni contrastanti, prende forma l’intesa che potrebbe assicurare un futuro stabile a TikTok negli Stati Uniti. Secondo fonti vicine all’amministrazione Trump, il nodo centrale – la gestione dell’algoritmo che regola il funzionamento dell’app – sarebbe stato sciolto con una soluzione inedita: una copia del software sarà concessa in licenza dalla Cina a un gruppo di investitori americani incaricati di vigilare sul funzionamento della piattaforma sul territorio statunitense.
L’accordo, che vede coinvolti nomi di peso come la famiglia Murdoch, Larry Ellison (fondatore di Oracle) e Michael Dell, punta a garantire la sicurezza nazionale sottraendo all’influenza cinese il controllo dei dati. ByteDance, la società madre con sede a Pechino, resterà proprietaria dell’algoritmo originale, ma non potrà interferire nella gestione americana di TikTok.
La versione statunitense della piattaforma lavorerà infatti su una copia “addestrata” esclusivamente con i dati raccolti negli USA, assicurando che Pechino non abbia alcun accesso alle informazioni sensibili degli utenti. Una scelta che mette fine a uno dei dossier più delicati dei negoziati tra Washington e la società cinese: come proteggere la privacy dei cittadini americani da eventuali interferenze estere.
Se confermata, questa soluzione potrebbe rappresentare un compromesso in grado di preservare TikTok sul mercato statunitense, garantendo al tempo stesso trasparenza e supervisione da parte di figure imprenditoriali ritenute affidabili dal governo.
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Il termine per la presentazione delle candidature al primo invito è il 7 ottobre, mentre per il secondo è il 12 novembre.
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