21 Luglio 2021

tecnologie digitali servicematica

Tecnologie digitali: in cosa investono gli studi professionali

LOsservatorio Professionisti e Innovazione Digitale della School of Management del Politecnico di Milano ha condotto un’analisi su oltre 3.000 studi professionali — in particolare avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro — in relazione agli investimenti in tecnologie digitali.

La pandemia ha introdotto il lavoro da remoto e un più ampio uso delle tecnologie digitali anche all’interno degli studi professionali. Ma questa nuova normalità ha richiesto anche un nuovo approccio alla professione, con una riorganizzazione del lavoro e del rapporto con collaboratori e clienti.

INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE DIGITALI

Questa nuova realtà ha portato un aumento degli investimenti in tecnologie digitali.
Durante il 2020, avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro hanno speso quasi l’8% in più rispetto all’anno precedente.

I principali investimenti riguardano strumenti per/di:
– gestione elettronica dei documenti (+34%),
– gestione del workflow (+57%),
CRM (+120%),
business intelligence (+86%)
machine learning (+125%).

NUOVA ORGANIZZAZIONE

La crisi portata dalla pandemia ha anche cambiato le modalità con cui vengono gestiti i clienti per ben il 70% delle realtà intervistate, ma solo il 25% si dice pronto a rivedere la propria organizzazione e la propria struttura.

Se durante la crisi commercialisti, consulenti del lavoro e studi multidisciplinari hanno visto aumentare il proprio carico di lavoro, lo stesso non si può dire per gli avvocati, i quali hanno patito lo stop alle attività presso i tribunali.

Ad appesantire la situazione degli avvocati concorre il fatto che, rispetto a commercialisti e consulenti del lavoro, questi non hanno un rapporto stretto con le aziende: tra le PMI, solo il 32% fa ricorso in modo continuativo alle competenze degli studi legali, mentre tra le grandi imprese la percentuale sale al 60%.

FOCUS SUGLI AVVOCATI

Tra le categorie considerate, sono gli avvocati ad aver aumentato maggiormente il loro budget per l’ICT, che segnala quasi un 30% in più.

Gli studi legali hanno investito soprattutto in tecnologie che potessero consentire di proseguire immediatamente le attività durante il lockdown, per esempio software e strumentazione per le videochiamate (89% degli intervistati).

Dal rapporto dell’Osservatorio si evince come, a differenza di commercialisti, consulenti e studi multidisciplinari, gli avvocati tendano a sfruttare strumenti e tecnologie digitali più a scopi di marketing che di operatività. Infatti, il 54%  ha un sito web, contro il 39% dei commercialisti e il 45% dei consulenti del lavoro; mentre il 27% ha almeno un account social, contro il 25% dei commercialisti e il 27% dei consulenti del lavoro.

Ti serve una mano con l’informatica nella tua azienda o nel tuo studio legale? Scopri i servizi e i prodotti di Servicematica.

——–

LEGGI ANCHE:

Messaggi WhatsApp e SMS per comunicare col cliente? Nessuna violazione deontologica

Rapporto ISTAT: luci e ombre sulla trasformazione digitale delle aziende italiane

 

TORNA ALLE NOTIZIE

Servicematica

Nel corso degli anni SM - Servicematica ha ottenuto le certificazioni ISO 9001:2015 e ISO 27001:2013.
Inoltre è anche Responsabile della protezione dei dati (RDP - DPO) secondo l'art. 37 del Regolamento (UE) 2016/679. SM - Servicematica offre la conservazione digitale con certificazione AGID (Agenzia per l'Italia Digitale).

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Agid
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto