Tutti i dettagli sulla norma UNI1610191 “Studi professionali di avvocati e dottori commercialisti – Principi organizzativi e gestione dei rischi connessi all’esercizio della professione per la creazione e protezione del valore”
Requisiti standard per studi di avvocati e commercialisti
Presto sarà a disposizione di avvocati e commercialisti una nuova certificazione, grazie alla norma UNI1610191, che attualmente è in corso di approvazione. Il nuovo standard potrebbe rivoluzionare la gestione degli studi degli avvocati e dei commercialisti.
La norma presta attenzione alla sostenibilità, all’analisi del rischio, alla cura della persona e alla creazione di valore per lo studio. I primi studi potrebbero “certificarsi” già dal prossimo anno.
Cosa sono le norme UNI?
Le norme UNI non sono leggi, ma norme di comportamento con utilizzo su base volontaria. UNI è un ente privato italiano di normazione senza scopo di lucro, che fa parte delle organizzazioni CEN e ISO. Le norme UNI descrivono molto bene il modo in cui realizzare un prodotto, come svolgere una professione e come condurre un processo.
Per procedere alla loro definizione, vengono assemblate alcune normative specifiche direttamente dai migliori esperti del settore. Successivamente, viene realizzata un’inchiesta pubblica per affinare la norma e per ufficializzarla.
Nel nostro caso, l’inchiesta pubblica per raccogliere i commenti e ottenere il consenso è “scaduta” il 2 luglio.
Perché una nuova norma
Gli studi di avvocati e dei commercialisti, fino ad oggi, per ottenere una certificazione si sono basati principalmente sulla ISO 9001, che porta sicuramente molti vantaggi. Tuttavia, UNI, l’Ente italiano per la normazione volontaria, ha creato una norma più specifica – e probabilmente più efficace.
Per migliorare l’orientamento al cliente, scoprire i vantaggi dell’approccio per i processi, coinvolgere le risorse umane, introdurre logiche di risk thinking based, introdurre sistemi di miglioramento continuo e migliorare il governo della propria organizzazione, uno studio professionale, ad oggi, si regola soltanto sulla ISO 9001.
Ma a breve ci sarà un’altra soluzione, ovvero la UNI1610191, pensata appositamente per le caratteristiche degli studi professionali. Anche se di matrice italiana, la norma trae ispirazione da alcune norme internazionali: le riformula, integrandole e assemblandole per cercare di trovare una soluzione ottimale per gli studi professionali.
Criteri di riferimento specifici e validi per le attività professionali
L’introduzione del testo specifica che la norma «è intesa a fornire agli Studi professionali individuali o associati, di qualunque dimensione, operanti in Italia sotto qualsiasi forma giuridica nel settore dell’assistenza legale (giudiziale e stragiudiziale) e/o della consulenza in materie tributarie e contabili, un complesso omogeneo di criteri di riferimento validi, sperimentati e aggiornati per la gestione organizzata e verificabile delle attività professionali».
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Quali sono i principali aspetti presi in considerazione
Tra i principali aspetti presi in considerazione ci sono:
- l’aggiornamento costante di tutte le componenti dello studio;
- la valorizzazione delle differenze e l’applicazione dei principi di equità;
- l’elaborazione di protocolli di sicurezza e di documenti di rischio sanitario;
- l’elaborazione di una politica di comunicazione efficace verso i clienti, con l’indagine sul loro grado di soddisfazione;
- il rispetto della sostenibilità ambientale, utilizzando materiali ecosostenibili e riciclati, rispettando la raccolta differenziata ed evitando gli sprechi;
- il rispetto della sostenibilità lavorativa, garantendo la possibilità di lavoro a distanza, il diritto alla disconnessione, rispettando periodi di ferie e congedi, e sostenendo i componenti che decidono di lasciare lo Studio.
Obiettivi
Come per la ISO 9001, la nuova norma punta alla soddisfazione dei clienti, ma non si limita soltanto a questo. Tra gli obiettivi troviamo l’aumento delle opportunità lavorative e lo sviluppo sostenibile.
Nella norma, gli obiettivi dichiarati perseguono la promozione di un’organizzazione moderna dello studio. Tali obiettivi vogliono fornire una valida assistenza durante la creazione del valore, attraverso la gestione e l’individuazione delle aree di rischio principali rispetto all’esercizio delle attività professionali.
Inoltre, «la certificazione di conformità offre la prospettiva per gli Studi certificati di avvalersi nei confronti di ogni soggetto esterno di un’attestazione di qualità, rilasciata da enti competenti. Nonché di ottenere eventuali punteggi preferenziali per l’assegnazione di incarichi professionali nell’ambito di appalti e bandi di gara, pubblici o privati, e un’auspicabile riduzione dei costi relativi alle coperture assicurative obbligatorie per le responsabilità connesse all’esercizio delle professioni di Avvocato e Dottore Commercialista».
Un altro fine della norma è quello di proteggere la reputazione e accrescere la credibilità dello Studio, attraverso il rilascio di una patente da parte di un ente accreditato. I nuovi processi mirano a minimizzare i rischi che comportano danni e costi per la reputazione di uno Studio.
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