Il dibattito sull’eventuale accordo tra l’Italia e SpaceX, l’azienda di Elon Musk, per l’utilizzo dei satelliti Starlink continua a infiammare l’opinione pubblica e la politica. A rilanciare il tema è stata una dichiarazione della Commissione Europea che, rispondendo alle polemiche, ha confermato la compatibilità tra il sistema di Musk e Iris², la costellazione satellitare dell’Unione Europea per la connettività sicura.
L’Europa rassicura: Italia sovrana nelle decisioni
Un portavoce della Commissione ha dichiarato che l’Italia, come Stato membro, ha piena autonomia nel valutare collaborazioni con SpaceX, sottolineando al contempo il ruolo centrale di Roma nella costruzione di Iris². Questo ambizioso progetto prevede una rete di 290 satelliti multiorbitali per garantire connettività in situazioni di emergenza e copertura in aree remote. Tra i suoi pilastri c’è l’obiettivo di rafforzare la sovranità tecnologica europea, integrando la sicurezza informatica e rispondendo a sfide come cyberattacchi e disastri climatici.
Musk e Salvini: accordo strategico o rischio per l’Italia?
Il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ha accolto con entusiasmo la possibilità di collaborare con Musk, definendolo “un’opportunità per la modernizzazione del Paese”. Elon Musk, dal canto suo, ha risposto sui social, sottolineando che altri Paesi europei sarebbero interessati a seguire l’esempio italiano.
Le opposizioni, però, attaccano. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, accusa il governo di mancanza di trasparenza: “Asset strategici non possono essere affidati a trattative riservate”. Partito Democratico e Alleanza Verdi-Sinistra hanno formalizzato la richiesta di un intervento del governo alla Camera per chiarire i dettagli dell’accordo.
Il sistema Starlink: vantaggi e perplessità
Secondo Bloomberg, SpaceX offre un sistema di telecomunicazioni avanzato e criptato, utile per le emergenze, le comunicazioni militari e la sicurezza nazionale. Tuttavia, alcune voci interne all’amministrazione italiana temono l’impatto sui competitor nazionali, mentre i servizi di intelligence e il Ministero della Difesa avrebbero dato luce verde al progetto.
L’Italia aveva considerato alternative, tra cui una propria costellazione satellitare, ma i costi – oltre 10 miliardi di euro – si sono rivelati proibitivi. Attualmente, il Piano Italia 1 Giga per la banda ultralarga, supportato dai fondi del PNRR, sta faticando a raggiungere gli obiettivi prefissati, aumentando la pressione per soluzioni rapide ed efficaci come quelle offerte da SpaceX.
Iris² e il futuro della connettività europea
Intanto, l’Ue prosegue con Iris², progetto finanziato da risorse europee, private e dell’Agenzia Spaziale Europea. L’Italia ospiterà uno dei tre centri di controllo presso il Fucino, affermando il suo ruolo di primo piano nello sviluppo della costellazione.
La partita tra Musk e l’Europa, con l’Italia protagonista, non è solo tecnologica, ma anche geopolitica.
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