Roma, 2 settembre 2024 – La nuova riforma, entrata in vigore il 1° settembre, semplifica e rende più vantaggioso il processo di regolarizzazione delle omissioni e delle evasioni contributive. Le sanzioni per chi non ha pagato i contributi possono ora essere notevolmente ridotte.
Per le omissioni, i contribuenti possono sanare la loro posizione entro 120 giorni dalla scadenza, pagando una sanzione calcolata solo sul tasso BCE, senza l’aggiunta della maggiorazione del 5,5% abitualmente prevista. Se il pagamento avviene dopo una contestazione da parte dell’Inps, ma entro 30 giorni, la sanzione è ridotta al 50%.
Le modifiche riguardano anche l’evasione contributiva: se denunciata spontaneamente entro 12 mesi, la sanzione applicata sarà quella ridotta, basata sul tasso BCE più il 5,5% o il 7,5%, a seconda del termine di pagamento. Tuttavia, il mancato pagamento delle rate successive comporta l’applicazione della sanzione piena.
Inoltre, a partire dal 1° settembre, viene soppressa la sanzione civile per casi di incertezze giuridiche, e saranno applicati solo gli interessi legali.
A partire da ottobre, entrerà in vigore una nuova misura di sicurezza nei cantieri: le imprese e i lavoratori autonomi dovranno possedere una “patente a crediti” per operare, con un punteggio di almeno 15 crediti. I crediti verranno decurtati in caso di violazioni e dovranno essere recuperati attraverso corsi di formazione specifici.
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