L’estensione della certificazione sanitaria sui luoghi di lavoro a partire dal prossimo 15 ottobre pone una questione di cui ancora poco si è dibattuto: può un cliente chiedere a un esercente di mostrare il proprio green pass?
Del resto, se il titolare di una palestra o di un ristorante può chiedere di visionare il green pass del cliente, perché questo non dovrebbe fare altrettanto?
La necessità di ottenere garanzie sulla sicurezza sanitaria di un determinato contesto è infatti bidirezionale.
Il bisogno di verificare il green pass di un esercente o di un fornitore può essere particolarmente sentito in quelle situazioni in cui il rischio di contagio può aumentare. Pensiamo, ad esempio, all’intervento di un artigiano presso la propria abitazione, o per quesi servizi in cui è richiesto un contatto diretto molto stretto (es.: parrucchieri).
VIOLA LA PRIVACY IL CLIENTE CHE CHIEDE IL GREEN PASS ALL’ESERCENTE?
Per capire se un cliente possa o meno chiedere a un esercente di esibire il proprio green pass, bisogna considerare le conseguenze sulla privacy.
La questione, alla fine, si riduce a questo: capire se la richiesta del cliente comporti una violazione della riservatezza dell’esercente.
Il Consiglio di Stato ha offerto degli spunti utili a definire la questione.
Dopo aver respinto in sede cautelare un ricorso deciso dal Tar Lazio, il Consiglio ha confermato che la richiesta di mostrare il green pass non rappresenti una violazione della privacy.
Infatti, l’esibizione della certificazione non espone dati sanitari o dati sensibili (categorie indicate dall’art. 9 del GDPR), ma attesta solamente se un individuo possiede o meno un documento richiesto per legge, nulla più.
Se ne deduce che un cliente può tranquillamente chiedere a un esercente, un commerciante o un professionista di mostrare il proprio green pass. Questo però può rifiutarsi di mostrarlo.
La legge infatti non riconosce al cliente la facoltà di controllare il green pass, quindi l’esercente non ha l’obbligo di esibirlo. A supporto di ciò, vi è il fatto che non sono previste sanzioni in caso di mancata esibizione.
Insomma, chiedere è lecito e rispondere è cortese. Ma non obbligatorio.
E al cliente rimane sempre la possibilità di rifiutare il servizio se la mancata esibizione del green pass da parte dell’esercente rappresentasse per lui una minaccia alla salute.
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