Fino al prossimo 31 ottobre sarà possibile, per i praticanti avvocati, presentare domanda di tirocinio per i posti disponibili per la funzione Affari Legali di Poste Italiane. Le candidature dovranno essere inviate attraverso un modulo messo a disposizione sul sito di Poste Italiane, e riguardano le sedi di Bologna, Cagliari, Catanzaro, Napoli, Roma e Venezia.
Clicca qui sopra per accedere al modulo di Poste Italiane
La possibilità di consentire lo svolgimento del tirocinio professionale è nata dall’intesa tra i COA di Bologna, Cagliari, Catanzaro, Napoli, Roma, Venezia e Poste Italiane, ed il fine è l’ammissione all’esame di abilitazione presso la funzione di Affari Legali di Poste Italiane.
Il tirocinio durerà minimo sei mesi sino ad un massimo di 12 mesi, con 600 euro di rimborso spese mensile. La pratica si svolgerà in affiancamento, e sotto stretta supervisione degli avvocati che fanno parte della Funzione affari legali di Poste Italiane, che risultano regolarmente iscritti nell’Elenco speciale Ente Poste Italiane.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
Per presentare la domanda di tirocinio bisogna:
- Avere la cittadinanza italiana, di Stato UE o di Stato non UE con requisiti previsti dall’art. 17 comma 2 L. 247/2012;
- Laurea magistrale in giurisprudenza con votazione massima conseguita da non più di 24 mesi;
- Essere iscritti al registro praticanti nei COA di Bologna, Cagliari, Catanzaro, Napoli, Roma e Venezia da non oltre due mesi.
Tutte le domande dovranno essere inviate entro il 31 ottobre 2023 attraverso il form presente sul sito di Poste Italiane, allegando il CV e l’allegato B correttamente compilato e sottoscritto. Poste italiane, a seconda del numero di domande, indicherà quanti tirocini sarà possibile attivare, così come la percentuale dei candidati che vengono ammessi alla selezione.
Eventuali dubbi o richieste possono essere presentati a Poste Italiane scrivendo una mail a supprec@posteitaliane.it.
LEGGI ANCHE:
Passaporto alle Poste e carta d’identità all’Agenzia delle Entrate