28 Febbraio 2024

pignoramenti più veloci

Pignoramenti più veloci: addio ai tempi morti

Il decreto legge approvato in Cdm il 26 febbraio 2024 contenente le ultime disposizioni in merito all’attuazione del Pnrr prevede il pignoramento dei crediti con pagamenti più veloci e senza tempi morti.

Sono state inserite le misure per accelerare la definizione dei pignoramenti presso terzi, ovvero tutti quei procedimenti per cui, per avere il pagamento di quanto dovuto, il creditore deve richiedere al giudice l’assegnazione delle somme dovute al suo debitore da un terzo.

Il terzo, al posto di pagare il debitore, dovrà pagare il creditore. Questo corrisponde al caso in cui il creditore pignora lo stipendio al dipendente dal datore di lavoro, rispettivamente debitore moroso e terzo pignorato.

Nel caso in cui il creditore notifichi l’ordinanza del giudice di assegnazione delle somme dovute dal terzo, il creditore dovrà allegare una dichiarazione che contenga l’IBAN, con lo scopo di rendere più veloce il pagamento.

Al fine di sollecitare il creditore a non perdere tempo, viene stabilito che il creditore perda gli interessi se questo temporeggia nel notificare l’ordine giudiziale di assegnazione. Dunque, se ciò avviene dopo 90 giorni, perderà gli interessi.

Ci sarà, invece, la perdita dell’efficacia del pignoramento nel caso in cui i crediti siano notificati da oltre 10 anni, con liberazione del terzo da qualsiasi tipo di obbligo. Al fine di liberare il terzo e rendere le somme nuovamente disponibili al debitore pignorato, la cancelleria dovrà trasmettere una PEC comunicando l’ordinanza di estinzione per inattività del creditore.

Presente anche un terzo correttivo, per il ricalcolo delle somme da bloccare oltre l’ammontare del credito. Per l’attuale versione del codice di procedura civile (art. 546) il terzo, dopo aver ricevuto la notifica di pignoramento, dovrà bloccare le somme dovute al debitore pignorato: il credito dovrà essere aumentato della metà.

Vengono riviste anche le soglie e vengono inseriti crediti più bassi, introducendo un importo fisso da aggiungere al credito:

  • Crediti fino a 1.100 euro: 1.000 euro in più;
  • Crediti fino a 3.200 euro: 1.600 euro in più;
  • Crediti superiori a 3.200 euro: aumento della metà.

Nel disegno di legge si parla anche di giustizia riparativa, concedendo più tempo per la ricognizione dei servizi che vengono erogati dai soggetti pubblici privati. L’imputato, mediante ricorso potrà svolgere le attività meritevoli di beneficio penale: tale ricognizione dovrà terminare entro il 30 giugno 2024.


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