Da quest’anno la PEC fornita dal professionista al proprio Ordine o Collegio di appartenenza non sarà più confinata alla sola dimensione lavorativa. Per effetto delle nuove regole, quell’indirizzo confluirà automaticamente anche nell’Indice Nazionale dei Domicili Digitali delle persone fisiche (INAD), trasformandosi così in domicilio digitale personale.
La novità, annunciata il 29 luglio 2025 con un comunicato congiunto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), rappresenta un passaggio significativo nell’attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale (art. 6-quater, comma 2, d.lgs. 82/2005).
Da INI-PEC a INAD: la PEC raddoppia funzione
Fino ad oggi, i domicili digitali professionali erano raccolti nell’INI-PEC, l’indice gestito dal MIMIT che raccoglie le caselle di posta certificata di tutti i professionisti iscritti agli albi, con valore legale limitato all’attività professionale.
Con il nuovo assetto normativo, lo stesso indirizzo viene duplicato anche in INAD, il registro gestito da AGID che raccoglie i domicili digitali di cittadini ed enti di diritto privato non iscritti ad albi. L’obiettivo è duplice: semplificare il sistema e consentire che la PEC del professionista diventi anche recapito ufficiale per notifiche personali, comunicazioni giudiziarie e atti con valore legale destinati alla persona fisica.
La finestra dei 30 giorni
Il trasferimento da INI-PEC a INAD non è immediato e irrevocabile: il sistema prevede infatti una fase transitoria.
Al momento del riversamento, i dati restano “congelati” per 30 giorni: durante questo periodo il professionista può, accedendo al portale, confermare l’indirizzo, modificarlo o eleggerne uno diverso esclusivamente per la sfera personale.
Se il termine scade senza variazioni, l’indirizzo comunicato all’Ordine viene pubblicato automaticamente in INAD e assume piena efficacia legale anche per la vita privata. In qualsiasi momento resta comunque possibile, tramite accesso autenticato, revocare o aggiornare il domicilio digitale.
Un passo avanti nella digitalizzazione
Secondo le Linee guida AGID, il riversamento avviene su base quotidiana, assicurando l’aggiornamento costante tra i due registri. Una misura che punta a rafforzare la centralità della PEC come strumento unico e certo di comunicazione, riducendo i margini di incertezza tra sfera professionale e personale.
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