Redazione 6 Febbraio 2025

Patrocinio gratuito, OCF denuncia il blocco pagamenti dei difensori

Roma, 6 febbraio 2025 – L’Organismo Congressuale Forense denuncia l’inaccettabile stallo nei pagamenti ai difensori che hanno garantito assistenza legale ai cittadini beneficiari del patrocinio a spese dello Stato.

Da mesi gli avvocati attendono di essere pagati per il lavoro svolto, mentre il Ministero della Giustizia resta immobile. I fondi destinati a questi compensi sono esauriti da ottobre, e in molti Fori la crisi era già evidente da tempo. Avvocati che hanno emesso fattura in autunno confidando in un pagamento dovuto per legge sono ancora in attesa, senza alcuna certezza su quando e se riceveranno il compenso.

Questa situazione non è solo il risultato di uno stanziamento insufficiente, ma l’ennesima dimostrazione di una gestione politica e amministrativa non responsabile. Il Ministero della Giustizia continua a ignorare un problema strutturale, mescolando i fondi destinati al patrocinio gratuito all’interno della voce di bilancio 1360, insieme a spese completamente diverse e non rinunciabili, come trasferte di funzionari, indennità per periti e testimoni, costi di estradizione e notifiche di atti esenti. Un vero e proprio caos contabile che impedisce di garantire il diritto alla difesa per chi non ha mezzi economici, violando l’articolo 24 della Costituzione.

In questo modo si mette in ginocchio la giustizia per i più deboli. Sempre più avvocati, esasperati da questa situazione, si stanno cancellando dagli elenchi dei difensori per i non abbienti e perfino dalle liste dei difensori d’ufficio. Questo vuoto rischia di privare le persone più vulnerabili della tutela legale a cui hanno diritto, con conseguenze gravissime per l’intero sistema giudiziario.

L’OCF esige un intervento celere: il pagamento immediato degli arretrati, la separazione dei fondi destinati al patrocinio da altre voci di bilancio e un’adeguata previsione di risorse nel bilancio del Ministero della Giustizia.


LEGGI ANCHE

GDPR: ripassiamo le sanzioni previste

GDPR: ripassiamo le sanzioni previste

Il GDPR è entrato in vigore il 25 maggio 2018 e, tutto sommato, le aziende italiane non se la stanno poi cavando così male nell’adeguarsi…

attacchi phishing qr code

Sempre più attacchi con codice QR: come possiamo difenderci?

Nel 2023, secondo l’ultimo report di Cisco Talos, sono aumentati significativamente gli attacchi phishing attraverso scansione dei codici QR. Tradizionalmente, gli attacchi di phishing consistono…

bonus sostegni: prima casa under 36

Decreto sostegni: bonus prima casa agli under 36

Decreto Sostegni bis: per gli under 36, garanzia all’80% del capitale Dal 26 maggio, è entrato in vigore il Bonus prima casa, che sarà valido…

TORNA ALLE NOTIZIE

Servicematica

Nel corso degli anni SM - Servicematica ha ottenuto le certificazioni ISO 9001:2015 e ISO 27001:2013.
Inoltre è anche Responsabile della protezione dei dati (RDP - DPO) secondo l'art. 37 del Regolamento (UE) 2016/679. SM - Servicematica offre la conservazione digitale con certificazione AGID (Agenzia per l'Italia Digitale).

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Agid
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto