Redazione 10 Giugno 2025

Occupazioni abusive, pene più dure e sgomberi immediati: ecco cosa cambia con il nuovo Decreto Sicurezza

Il Senato ha dato il via libera definitivo al Decreto Sicurezza, un pacchetto di misure urgenti che interviene su sicurezza pubblica, tutela delle vittime e ordinamento penitenziario. Tra le novità più discusse c’è l’introduzione di un nuovo reato nel Codice penale: l’occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui.

Il provvedimento, approvato con 109 voti favorevoli, 69 contrari e un’astensione, punta a rafforzare la tutela della proprietà privata, un tema da sempre sensibile e spesso al centro di polemiche. Il nuovo articolo 634-bis del Codice penale prevede pene severe per chi occupa abusivamente un’abitazione altrui con violenza, minaccia o inganno, o per chi impedisce al legittimo proprietario di rientrare nella propria casa. La pena prevista oscilla tra i due e i sette anni di reclusione, più alta rispetto a quella già prevista per l’invasione di edifici o terreni.

Non solo: la stessa sanzione è prevista per chi cede a terzi un immobile occupato senza titolo, per chi riceve o versa denaro in cambio dell’occupazione e per chi, pur non partecipando direttamente, coopera o si intromette nella vicenda.

Accanto all’aspetto penale, il Decreto interviene anche sulle procedure di sgombero, storicamente lunghe e complesse. Grazie a un nuovo articolo inserito nel Codice di procedura penale, le forze di polizia potranno intervenire con maggiore rapidità. Se la denuncia riguarda l’abitazione principale del proprietario, gli agenti avranno il potere di procedere allo sgombero immediato già nella fase preliminare dell’indagine, previa autorizzazione del magistrato. In caso di resistenza, potranno eseguire il rilascio forzato dell’immobile.

Una particolare attenzione è stata riservata alle situazioni più delicate. Se l’occupazione colpisce una persona anziana, inferma o comunque incapace, il reato sarà perseguito d’ufficio, senza bisogno di querela da parte della vittima. È inoltre prevista una causa di non punibilità per chi collabori attivamente con le autorità e liberi volontariamente l’immobile.


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