Sul sito CFnews è stata pubblicata la notizia relativa ai nuovi termini per adempiere agli obblighi contributivi di Cassa Forense attualmente sospesi fino al 30 settembre.
LA RIPARTENZA DELLA GIUSTIZIA E LA SOSPENSIONE DEGLI OBBLIGHI CONTRIBUTIVI
Siamo giunti alla Fase 3 della Giustizia ai tempi del COVID-19.
Nonostante la ripresa si stia dimostrando più difficoltosa del previsto a causa di ostacoli ambientali e conflitti tra categorie, è tempo per gli avvocati di pianificare nuovamente il pagamento delle spese previdenziali.
Il CdA di Cassa Forense ha valutato la situazione e ha deciso che a tutti i contributi obbligatori la cui scadenza fosse stata prorogata al 30 settembre 2020 a causa del coronavirus si applicheranno nuovamente i termini originari con decorrenza dal 1 ottobre.
Nel caso in cui parte del periodo di decorrenza originario fosse già trascorso prima dell’adozione della sospensione, questo verrebbe annullato.
Per spiegare meglio il concetto, la news porta l’esempio della retrodatazione:
«l’iscritto ha sei mesi di tempo dal ricevimento della comunicazione d’iscrizione alla Cassa per optare se aderire o meno al predetto beneficio. Orbene, se il termine di scadenza di tale adempimento ricadeva nel periodo tra il 11.03.2020 al 30.09.2020, a prescindere dal tempo già decorso, l’iscritto ha di nuovo un termine di sei mesi, decorrenti dal 1 ottobre 2020, per poter esercitare la facoltà di retrodatazione (scadenza del nuovo termine 31.03.2021)».
ALTRE SCADENZE
Cassa Forense fa sapere che:
- – gli obblighi contributivi i cui termini non fossero ricaduti nel periodo di sospensione (dal 1 ottobre in poi) non subiscono alcuna modifica;
- – la quarta dei contributi minimi dell’anno 2020 con scadenza al 30 settembre rientra nel periodo di sospensione e potrà essere pagata entro il 31 dicembre, senza interessi e/o sanzioni;
- – il termine per i contributi in autoliquidazione (I e II rata) connessi al mod. 5/2020 (riferimento redditi 2019) rimangono al 31 dicembre 2020.
A proposito della riscossione dei contributi obbligatori, il CdA di Cassa ha assicurato che gli iscritti riceveranno «comunicazioni personalizzate, idonee a fugare i dubbi e i fraintendimenti che comunicazioni c.d. “massive” possono sempre ingenerare». Ognuno saprà quindi cosa dovrà fare.
Per leggere la news originale, clicca qui.
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