Ultima tappa in Sudamerica per il Guardasigilli Carlo Nordio. Nella breve visita a Buenos Aires, in Argentina, il Ministro ha avuto un colloquio con l’omologo Mariano Cuneo Libarona. I due colleghi hanno approfondito il settore degli strumenti di lotta alla criminalità organizzata, sui quali l’Italia ha una lunga esperienza ed è considerata dall’Argentina un partner strategico.
Durante l’incontro – il secondo dopo quello del 18 febbraio scorso in via Arenula – Nordio ha ribadito la volontà di proseguire con i negoziati per nuovi accordi di cooperazione in materia di assistenza penale e di estradizione. A questo proposito, il Guardasigilli ha espresso soddisfazione per il sostegno assicurato dal governo argentino sul caso di Leonardo Bertulazzi, noto esponente della colonna genovese delle Brigate Rosse arrestato per la prima volta a Buenos Aires lo scorso agosto, dopo decenni di latitanza. Di pochi giorni fa è il via libera della Quinta Camera della Suprema Corte argentina all’estradizione in Italia.
“Questo caso mi riporta al mio ingresso in magistratura; ho indagato sulla colonna veneta delle Br tra il 1980 e il 1982, ascolto questi nomi con una certa emozione”, ha detto il Guardasigilli rivolgendosi al collega Cuneo Libarona, e aggiunto che “è massimo il rispetto dell’autonomia e indipendenza della magistratura argentina, e a maggior ragione delle decisioni che prenderà il governo, al quale peraltro siamo molto grati perché ha dimostrato grande sensibilità”.
Sul fronte della cooperazione, il Ministro ha annunciato l’intensificazione degli scambi sul piano della formazione, con l’invio di due magistrati italiani esperti in materia di confische alle mafie, lotta alla corruzione e attività antiriciclaggio per tenere un corso di due settimane a beneficio dei colleghi argentini.
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