17 Ottobre 2025 - SPECIALE XXXVI CONGRESSO NAZIONALE FORENSE

Nordio al Congresso Forense: “La riforma Cartabia va superata, le ragioni dell’Avvocatura sono sacrosante”

In collegamento da Roma, il Ministro della Giustizia apre al dialogo con il CNF e promette interventi concreti su oralità, parametri forensi e organici. Maschio (Commissione Giustizia): “La riforma ordinamentale forense avrà priorità assoluta. Dopo il PNRR, il processo tornerà alla sua normalità.”

Torino, 17 ottobre – Nella mattina della seconda giornata di lavori del XXXVI Congresso Nazionale Forense di Torino, fino a domani al Lingotto, il presidente del CNF Francesco Greco ha dialogato con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, in videocollegamento da Roma.

Sul principio di oralità nel processo pensale, sull’udienza in presenza nel civile e sull’abbreviazione dei termini, il Ministro si è detto favorevole in modo incondizionato. “So che avete speso parole dure nei confronti della collega Cartabia, verso la quale provo amicizia e stima per essere intervenuta in momenti difficili come quelli della pandemia e dell’attuazione del piano del PNRR. Ma come spesso accade in Italia il provvisorio tende a diventare definitivo, e questo è un male. Le vostre ragioni sono sacrosante sia nel processo civile sia in quello penale. Esaurita la fase del referendum, contiamo di metterci le mani entro i due anni che ci aspettano da qui alla fine della legislatura. Per quanto riguarda l’abbreviazione dei termini, è una riforma fallita”. Sull’aggiornamento del testo dei parametri forensi, Nordio ha ribadito di essere d’accordo e di contare di farlo entro la fine dell’anno. Quindi sull’apertura dell’ufficio legislativo alla presenza degli avvocati, il Ministro riconosce il problema retributivo e propone agli avvocati di contribuire a cercare soluzioni. “L’impegno c’è, siamo tutti interessati ad avere una presenza degli avvocati nell’ufficio legislativo sempre più forte. Non dimentichiamo che la giurisdizione è un tavolo a tre gambe, e l’Avvocatura è una di queste”. Infine sul differimento dell’entrata in vigore della norma che prevede l’affidamento ai giudici di pace delle controversie fino a un importo superiore rispetto a quanto oggi previsto, ai timori espressi da Greco sugli organici ridotti e sull’insufficienza di strutture logistiche e tecnologiche, Nordio è consapevole che “c’è una scopertura del 70 per cento e vi è una concorrenza di competenza con il CSM, al quale abbiamo richiesto un incontro urgente, forse il prossimo 21 ottobre. È certo che l’organico debba essere implementato. È questione di budget e di target, o ritorniamo a competenze più limitate o, aumentiamo le competenze, aumenteremo gli organici e le retribuzioni”.

Al termine del dialogo, il giornalista de Il Dubbio Errico Novi ha intervistato Ciro Maschio, presidente della Commissione Giustizia della Camera. La prima domanda sulla separazione delle carriere dei magistrati. “Non si deve commettere l’errore di politicizzare il referendum sulla riforma della giustizia, ma stare collegati alle esigenze di tutela dei diritti dei cittadini. Il modello attuale non garantisce la completa realizzazione dell’art. 111 della Costituzione, lo scopo della separazione delle carriere è completare il percorso della realizzazione del giusto processo, i cittadini hanno il diritto di avere un giudizio davanti a un giudice terzo. Il vero nucleo rivoluzionario della riforma è l’Alta Corte Disciplinare e il sorteggio secco nella composizione del CSM, per liberare la magistratura dalle correnti”. Sulla trattazione della riforma ordinamentale forense, Maschio ha detto: “Plauso al CNF per il lavoro straordinario e di qualità. A giorni verrà assegnato alla Commissione Giustizia il disegno di legge, daremo la massima priorità per arrivare a una rapida approvazione e a una condivisione totale per avere poi il tempo di intervenire sugli schemi di decreto legislativo che dovranno attuare nei dettagli questa riforma. Un plauso a voi per il lavoro svolto, a noi il compito di portarlo a termine”. E sugli impegni da qui alla fine della legislatura. “Sarà un fine legislatura fittissimo, con un’agenda intensa. Mi concentro su un paio di temi. Sull’avvocato in Costituzione, dal Ministro a tutti noi c’è l’intenzione di proseguire con questo obiettivo. C’è una proposta di legge a mia firma già depositata sul tema. Poi il tema dell’oralità nel procedimento. La riforma Cartabia va cancellata, sono stato contrario sin dall’inizio. Siamo un Paese e un Governo serio, abbiamo il dovere di mantenere gli impegni presi dall’Italia con l’Europa per il raggiungimento entro il 2026 degli obiettivi del PNRR, ma poi bisognerà riportare il processo civile e penale alla normalità. Restituire al diritto di difesa la dignità che gli è stata tolta”.

I lavori proseguono con gli interventi delle Associazioni forensi.

GUARDA IL VIDEO DELL’INTEREVENTO DEL MINISTRO SULLA WEBTV DI SERVICEMATICA


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