La Corte di Cassazione ha stabilito che il Pubblico Ministero può modificare l’imputazione in udienza attraverso la contestazione di una circostanza aggravante che rende il reato procedibile d’ufficio.
Cosa significa?
In alcuni casi, un reato può essere procedibile a querela della persona offesa, ovvero solo se la persona offesa presenta una denuncia. Se, nel corso del processo, il Pubblico Ministero scopre una circostanza aggravante che rende il reato procedibile d’ufficio, può modificare l’imputazione, contestando la nuova aggravante.
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Nella sua sentenza, la Corte di Cassazione ha precisato che il potere del Pubblico Ministero di modificare l’imputazione è un potere “cogente e immanente” nel nostro sistema processuale. In altre parole, questo potere è fondamentale per il corretto svolgimento del processo e non può essere limitato.
(Sentenza n. 14700 del 7 dicembre 2023-10 aprile 2024)
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