La Corte Suprema di Cassazione, con sentenza n. 20004 del 20 maggio 2024, ha ribadito e rafforzato il diritto del minore a non subire pregiudizi, ponendo la sua tutela al centro di ogni decisione, soprattutto in fase di separazioni e divorzi.
Priorità alla tutela del minore
Questo principio è stato ulteriormente rafforzato dalla cosiddetta riforma Cartabia (d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149), che ha introdotto una sezione del codice di procedura civile dedicata alla “violenza domestica o di genere” (artt. 473-bis, 40-46 c.p.c.).
L’obiettivo è quello di garantire che la tutela del minore sia sempre prioritaria rispetto a qualsiasi altro interesse, anche quello del genitore che ha commesso atti di violenza.
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Corte EDU: misure efficaci per la protezione dei minori
La stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), nella sentenza I.M. e altri c. Italia del 10 novembre 2022, ha sottolineato l’obbligo degli Stati di adottare misure efficaci per proteggere i minori da atti di violenza.
Questo include la prevenzione dei maltrattamenti, la garanzia di una protezione adeguata e l’accertamento delle responsabilità.
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