Governo sotto quattro volte durante la valutazione delle modifiche al decreto Milleproroghe
Nella giornata di ieri, si tenevano le votazioni in commissione alla Camera rispetto alle modifiche del decreto Milleproroghe. Nella notte, il governo va sotto quattro volte e in alcuni casi la maggioranza si spacca. Comunque, passano gli emendamenti riguardo il dietrofront sull’Ilva e sul tetto al contante e si approvano alcune norme che andremo ora a vedere.
Caos all’esame delle modifiche al Milleproroghe: dietrofront sull’Ilva e sul tetto al contante
È l’unione tra i partiti della Lega e Fratelli d’Italia che rende possibile una marcia indietro sul tetto del contante. Dunque, se dal 1° gennaio doveva scendere alla soglia di 1000 euro, ora torna per la durata di un anno a 2000. Di conseguenza, la modifica fa sì che la soglia più bassa entri in vigore il 1° gennaio dell’anno prossimo. La modifica passa per un solo voto e con il parere contrario del governo.
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Invece, per quanto riguarda i fondi per le bonifiche, si registrano scontri anche all’interno della stessa maggioranza. Tra l’altro, durante l’esame delle modifiche il governo dava parere contrario all’emendamento che cancella l’articolo sull’ex Ilva. Però, è stato approvato ugualmente: la norma originaria cambiava la destinazione di parte dei fondi Riva; ora, tornano a utilizzarsi per le bonifiche.
“Non avremmo potuto accettare che le risorse destinate alle bonifiche delle aree contaminate dello stabilimento ex-Ilva di Taranto venissero dirottate su altri fini. Grazie ad un emendamento del Pd abbiamo» restituito quei 575 milioni di euro agli interventi di ambientalizzazione”
Questa la dichiarazione in merito da parte di Ubaldo Pagano, capogruppo democratico in commissione Bilancio a Montecitorio, che prosegue dicendo:
“Abbiamo riaffermato un principio e che è alla base delle nostre battaglie: la decarbonizzazione è un obiettivo imprescindibile ma non può essere perseguito a detrimento di altri doveri dello Stato, come il ripristino di un ambiente salubre dove l’acciaieria ha inquinato”.
Decisioni in merito a istruzione e sperimentazione degli animali
Contrariamente ai pareri d’opposizione che il governo aveva nei riguardi del contante e Ilva, si dimostra favorevole a un tema scolastico. Ossia, è favorevole ad una riformulazione sulle graduatorie per l’istruzione. Tuttavia, questa viene bocciata dalle commissioni.
Infine, il governo riceve una cocente sconfitta anche su un’altra questione, dove ancora una volta anche la maggioranza si è divisa. Ossia, la questione della sperimentazione sugli animali: sarà ancora possibile, fino a luglio 2025 procedere con la sperimentazione. In particolare, negli studi sugli xenotrapianti d’organo sulle sostanze d’abuso, tra cui rientrano i farmaci.
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