Il trattamento retributivo pensato dal ministero della Giustizia, presente nella manovra, prevede una remunerazione di 80.386 euro annui, inclusa la tredicesima, oppure di 26.370 euro su 12 mensilità.
All’interno del testo della legge di bilancio è prevista una disciplina differente che si basa sul regime di esclusività delle prestazioni dei magistrati non togati.
Come stabilito dalla legge attualmente in vigore, sarà sempre presente la necessità di assoggettamento alla procedura valutativa, e i magistrati che sono già in servizio non dovranno più adempiere alle loro funzioni nel caso in cui non presentassero la domanda di partecipazione per la procedura valutativa.
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Tutti i magistrati onorari che esercitano le funzioni in maniera esclusiva vedranno un compenso annuo lordo da erogare in 13 mensilità, della cifra di 80.386 euro. La tredicesima mensilità verrà erogata entro il giorno 15 dicembre di ogni anno.
Successivamente, si vedrà l’applicazione dell’art. 2120 del Codice Civile per quanto riguarda il Tfr. Nel caso della tutela assistenziale e previdenziale, i magistrati onorari che vengono confermati nel regime di esclusività per quanto concerne le funzioni onorarie, verranno iscritti all’assicurazione generale obbligatoria Inps.
Restano garantite tutte le tutele per quanto riguarda i permessi retribuiti, infortuni, malattia, maternità, gravidanza, genitorialità, aspettativa, congedi straordinari e collocamento per incarichi amministrativi o politici, oltre al buono pasto.
Per i magistrati onorari in regime di non esclusività, invece, dal prossimo 1° gennaio 2024, la remunerazione scenderà a 26.370 euro all’anno, e per quanto riguarda il trattamento previdenziale, ci si dovrà iscrivere a gestione separata.
Tutti i magistrati che esercitano le proprie funzioni in via non esclusiva, con titolo d’iscrizione alla Cassa Nazionale di Previdenza e di assistenza forense, mantengono la propria iscrizione presso la stessa Cassa. Il compenso che verrà corrisposto al magistrato onorario confermato, viene assimilato, a fini fiscali, ad un reddito di lavoro autonomo.
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