A breve arriverà una nuova app, che andrà a rappresentare il portafoglio digitale del cittadino. Così come riportato dal Sole24Ore, la direzione è quella di un singolo IT Wallet, che sarà rappresentato da una nuovissima versione dell’App IO.
Si tratta di una razionalizzazione, che permetterà allo Stato di evitare la spesa inutile di spendere tempo e soldi in più app, che, in fin dei conti, faranno la stessa cosa.
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Il Governo starebbe attualmente lavorando ad un riordino dell’identità digitale, grazie ad una nuova app che andrà a costituire il portafoglio digitale del cittadino, e che racchiuderà tutte le sue informazioni personali. Oggi possiamo scegliere tra vari sistemi d’accesso ai servizi della PA, come SPID, CIE e CNS, ma nel futuro sembra che ci sarà una nuova unica app.
Qui troveremo le versioni digitali della tessera sanitaria, dei documenti di identità e della patente di guida.
Probabilmente, entro la fine del mese di luglio 2023, dovrebbe arrivare una prima norma, che precederà i vari decreti attuativi. Una prima versione provvisoria dell’app dovrebbe vedere luce verso la fine dell’anno, mentre l’app definitiva dovrebbe esordire entro il prossimo 30 giugno 2024.
L’app digitale europea, invece, dovrebbe arrivare nel 2026.
Che cosa ne sarà di SPID?
La domanda delle domande, ovviamente, è che cosa ne sarà di SPID, una volta attivato l’IT Wallet? Beh, non sembrano esserci certezze.
Sicuramente non ha senso che l’esecutivo continui ad investire a livello economico per riuscire a mantenere più piattaforme per accedere ai servizi digitali della PA: si tratta di un costo che non trova giustificazioni.
Secondo Mario Nobile, direttore generale AGID, SPID potrebbe rappresentare un’ottima occasione per dei servizi a valore aggiunto, come quelli assicurativi o bancari. In pratica, SPID potrebbe essere utilizzato per la compilazione veloce e automatica dei documenti, come, per esempio, quelli che richiedono un addebito sul conto corrente.
Ma siamo nel puro campo delle ipotesi: staremo a vedere che cosa accadrà.
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