Una delle applicazioni di Intelligenza Artificiale più famosa in assoluto è ChatGPT, e di recente si è resa protagonista anche del mondo giudiziario.
ChatGPT avrebbe infatti creato delle sentenze inesistenti, su “ordine” di alcuni avvocati, condannati successivamente ad una sanzione di 5.000 dollari. OpenAI, società produttrice di ChatGPT, è stata citata in giudizio, poiché l’AI avrebbe inventato prove e diffamato persone.
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Ci si chiede, a questo punto, se prima o poi l’intelligenza artificiale andrà a sostituire avvocati e giudici.
In uno studio legale, o in un tribunale, le principali attività che vengono svolte sono ricerca, interpretazione, redazione di atti ed infine decisione. Gran parte del lavoro consiste nel ricercare la normativa specifica e i precedenti giudiziari.
Questa parte potrebbe essere affidata senza problemi a dei sistemi automatizzati, che non coincidono per forza con sistemi di intelligenza artificiale.
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Da tempo ormai la ricerca giuridica si svolge su banche dati: i sistemi di intelligenza artificiale vanno però oltre, deducendo termini rilevanti per la ricerca e classificando le decisioni trovate in contrarie e favorevoli.
Ma è l’avvocato a decidere quale strategia utilizzare. Se l’intelligenza artificiale raccoglie pro e contro di una data strategia, con l’indicazione delle varie percentuali di successo, sarà l’avvocato a prendere in considerazione tutti gli elementi del contesto specifico per arrivare ad una decisione finale.
Il sistema di intelligenza artificiale potrebbe prospettare una decisione giudiziaria in base ai pattern individuati, in assistenza o al posto del giudice. Ogni sentenza, comunque, deve essere motivata, e ogni decisione spiegabile, e quindi impugnabile.
«L’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale», si legge nella proposta dell’AI Act, «può fornire sostegno, ma non dovrebbe sostituire il potere decisionale dei giudici o l’indipendenza del potere giudiziario, in quanto il processo decisionale finale deve rimanere un’attività e una decisione a guida umana».
Dunque, certamente alcune funzioni verranno sostituite, come ricerca e redazione, anche se nel breve periodo la maggior parte delle decisioni e delle attività creative saranno prerogativa umana.
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