Nel 2024 gli italiani hanno pagato oltre 2 miliardi di euro in sanzioni stradali, un aumento del 10% rispetto al 2023. A rivelarlo è un’elaborazione del Centro Studi Enti Locali sui dati diffusi da Mef e Istat, che fotografa un fenomeno sempre più oneroso soprattutto per le famiglie, responsabili della stragrande maggioranza dei pagamenti.
Le città che incassano di più
Il primato spetta a Milano, che nei tre anni presi in esame ha accumulato oltre 431 milioni di euro, seguita da Roma (356 milioni) e dalla Città Metropolitana di Milano (143 milioni). Nella top ten figurano anche Torino, Firenze, Napoli, Bologna e Genova, insieme ad alcune province come Brescia e Palermo.
La stagione “calda” delle multe
Contrariamente all’idea che le sanzioni aumentino nei mesi estivi, i dati mostrano un picco in dicembre, soprattutto nel 2024, quando – complice l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada – sono stati raccolti oltre 277 milioni di euro in un solo mese, contro i 231 milioni di dicembre 2023.
I piccoli borghi da record
Se le grandi città guidano la classifica in valori assoluti, a sorprendere è la graduatoria pro capite: il primato va al minuscolo comune dolomitico di Colle Santa Lucia, poco più di 300 abitanti, che nel 2024 ha incassato circa 745 mila euro in contravvenzioni, pari a 2.154 euro per residente. Stessa tendenza in altri centri turistici come Carrodano nello Spezzino (807 mila euro con meno di 500 abitanti) e Rocca Pia in Abruzzo, che con appena 200 residenti ha superato i 280 mila euro di entrate.
Famiglie in prima linea
Il peso economico delle sanzioni grava soprattutto sulle famiglie, che nel 2024 hanno pagato oltre 2 miliardi di euro. Seguono le imprese (145 milioni), le amministrazioni pubbliche (35 milioni) e, a distanza siderale, le istituzioni sociali private (800 mila euro).
Sanzioni fiscali non ereditabili
Accanto all’analisi sul fronte stradale, arriva anche una novità dalla giurisprudenza tributaria: la Corte tributaria di secondo grado della Sicilia (sentenza n. 2325/02/2025) ha stabilito che le sanzioni fiscali non possono essere trasmesse agli eredi. L’appello dell’Agenzia delle Entrate è stato dichiarato improcedibile poiché il contribuente era deceduto prima della notifica, confermando così che le multe tributarie hanno natura personale e non patrimoniale.
Un quadro che mostra due volti della stessa medaglia: da un lato i comuni e le amministrazioni che fanno sempre più affidamento sugli incassi delle multe per finanziare i propri bilanci; dall’altro famiglie e cittadini che vedono crescere un peso spesso percepito come sproporzionato.
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