Secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione, l’iscrizione alla Gestione Separata Inps è obbligatoria per i professionisti iscritti ad albo o elenco che esercitano la loro attività in modo abituale, anche se non esclusivo, e che generano un reddito non assoggettato a contribuzione da parte della cassa di previdenza di riferimento.
Inoltre, la sentenza stabilisce che anche i professionisti che svolgono un’attività di lavoro autonomo occasionale sono tenuti ad iscriversi alla Gestione Separata Inps se il loro reddito supera la soglia di 5.000 euro.
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La pronuncia della Corte di Cassazione, Ordinanza n. 11535 del 30 aprile 2024, chiarisce dunque i requisiti per l’iscrizione alla Gestione Separata Inps, ponendo fine a un’incertezza normativa.
In pratica, tutti i professionisti che esercitano la propria attività in modo abituale, anche se non esclusivo, e che generano un reddito non assoggettato a contribuzione da parte della cassa di previdenza di riferimento, sono obbligati ad iscriversi alla Gestione Separata Inps.
Inoltre, anche i professionisti che svolgono un’attività di lavoro autonomo occasionale devono iscriversi alla Gestione Separata Inps se il loro reddito derivante da tale attività supera la soglia di 5.000 euro.
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