La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8863/2025, ha chiarito l’applicazione della disciplina della sospensione della prescrizione introdotta dalla legge n. 103/2017, per i reati commessi dal 3 agosto 2017 al 31 dicembre 2019. Secondo la giurisprudenza, per tali fatti resta applicabile la sospensione dei termini di prescrizione prevista dall’art. 159, commi secondo, terzo e quarto, del codice penale, anche dopo l’abrogazione della legge da parte della legge n. 134/2021.
Il fatto
La sentenza si origina dal ricorso presentato contro una condanna a due mesi di arresto, con sospensione condizionale, per reati legati alla violazione delle norme sulla caccia. L’imputato era stato sorpreso il 18 ottobre 2018 mentre esercitava pratiche illegali come l’uccellagione mediante reti e l’uso di richiami acustici elettromagnetici, oltre alla detenzione di uccelli selvatici protetti.
La questione giuridica
Il ricorso sollevava la questione della prescrizione dei reati in relazione alle modifiche normative introdotte dalla legge Orlando e dalla successiva riforma Bonafede. In particolare, la difesa contestava che la sospensione dei termini di prescrizione prevista dalla legge n. 103/2017 non dovesse applicarsi ai reati commessi durante l’arco temporale tra il 3 agosto 2017 e il 31 dicembre 2019, in seguito alla modifica dell’art. 159 del codice penale. Inoltre, si invocava l’abrogazione delle disposizioni che sospendevano il corso della prescrizione per i procedimenti di appello e cassazione, sostenendo che le nuove norme fossero retroattive e dovessero prevalere.
La sentenza della Cassazione
Nel risolvere il contrasto interpretativo, la Corte ha confermato la validità della disciplina della sospensione introdotta dalla legge Orlando, applicabile anche ai reati commessi tra il 3 agosto 2017 e il 31 dicembre 2019. La sospensione, quindi, continua a influire sul decorso della prescrizione, con periodi non superiori a un anno e sei mesi, sia per la motivazione della sentenza di primo grado che per quella di secondo grado, come stabilito dalla legge n. 103/2017.
In relazione al caso specifico, i giudici hanno ritenuto infondati anche i motivi relativi alla penale responsabilità dell’imputato, apprezzando le prove raccolte durante il processo. Hanno sottolineato come i reati contestati fossero già perfezionati con atti diretti alla cattura degli uccelli, senza necessità di un’azione successiva come l’effettiva cattura.
Commento finale
La sentenza della Corte di Cassazione chiarisce in maniera definitiva l’applicazione delle modifiche normative sulla prescrizione, ribadendo l’importanza di considerare le sospensioni previste dalla legge Orlando per i fatti commessi fino al 31 dicembre 2019. Nonostante le modifiche successive apportate dalla legge Bonafede e dalla Riforma Cartabia, il quadro giuridico stabilito dalla legge n. 103/2017 resta applicabile per i reati commessi durante quel periodo, stabilendo così un precedente importante per la gestione delle prescrizioni nei procedimenti penali.
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