delega dello spid

La delega allo Spid: come funziona

Dal decreto semplificazioni arriva l’introduzione di possibilità di delega allo Spid

Negli scorsi giorni, con l’approvazione del decreto semplificazioni, è stata introdotta la possibilità di delega allo Spid. L’idea è che chiunque possa delegare il suo accesso a uno o più servizi verso un soggetto titolare dell’identità digitale (Spid). Tuttavia, non sono ancora state diffuse informazioni riguardo le modalità di effettuazione di tale delega, per le quali occorre il Garante della Privacy.

Decreto semplificazioni: la delega è apertura verso chi non ha lo Spid.

31 maggio 2021: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto semplificazioni, dove -art..64 ter- si trova il “Sistema di gestione delle deleghe”. Tale sistema viene affidato alla responsabilità della struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri competente per l’innovazione tecnologica e la transazione digitale. Così, anche i cittadini che hanno meno praticità con la tecnologia possono delegare una persona fidata all’accesso dei servizi digitali delle PA.

Tale presentazione della delega deve rispettare precise modalità, come indicato nell’art.65, comma 1, Codice dell’Amministrazione Digitale. Infatti, si può procedere con istanza e dichiarazione presentata per via telematica e sottoscritte con firma digitale/ elettronica o congiuntamente a documento d’identità. Oppure, ci si può recare agli sportelli delle pubbliche amministrazioni presenti sul territorio e procedere con la modulistica.

Dunque, una volta acquisita la delega al sistema di Gestione, viene generato un attributo qualificato associato all’identità digitale del soggetto delegato. Vale la pena sottolineare che questo stesso attributo vale anche per l’erogazione di servizi in modalità analogica. Infine, attenzione: affinché suddetto Sistema di gestione deleghe possa concretizzarsi, è ancora necessario conoscere il parere del Garante della Privacy.

Non hai ancora attivato lo SPID? Scopri come fare

 

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