29 Aprile 2025 - Diritto comunitario

Intelligenza artificiale tra regole e innovazione: la sfida dei dati sintetici

Pressioni normative sempre più stringenti e soluzioni tecnologiche in evoluzione ridefiniscono il futuro dell’addestramento dei modelli AI

L’intelligenza artificiale continua a rivoluzionare settori interi, dalla sanità al diritto, dalla finanza ai media digitali. Alla base di questi progressi c’è la capacità di addestrare sistemi sempre più complessi grazie a enormi volumi di dati. Ma proprio su questo punto si concentra oggi uno dei dibattiti più accesi in Europa e nel resto del mondo: come bilanciare lo sviluppo tecnologico con la tutela della privacy e dei diritti di proprietà intellettuale.

Con il nuovo regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, l’AI Act, approvato nel 2024, e il rafforzamento delle norme GDPR, i riflettori si sono accesi sulle modalità di acquisizione e utilizzo dei dati per addestrare i modelli AI. La normativa europea impone infatti obblighi di trasparenza, responsabilità e rendicontazione alle aziende che sviluppano questi sistemi, chiedendo di rendere pubbliche le fonti di dati utilizzate e di rispettare i diritti d’autore.

Il nodo centrale resta l’uso di contenuti protetti da copyright senza consenso. Le principali realtà del settore, da Google a Meta, da OpenAI a Stability AI, hanno scelto strategie diverse per aggirare o affrontare il problema: c’è chi ricorre a contenuti open source, chi limita l’uso di dati europei o permette agli utenti di escludere i propri contributi dai dataset di addestramento. E intanto, aumentano le azioni legali: celebri quelle di Getty Images contro Stability AI e del New York Times contro OpenAI e Microsoft.

Di fronte a questa stretta normativa, una possibile via d’uscita tecnologica è rappresentata dai dati sintetici, ovvero informazioni generate artificialmente per imitare le caratteristiche statistiche dei dati reali, ma senza contenere dati personali o protetti da copyright. Una soluzione che promette di rispettare privacy e proprietà intellettuale, pur ponendo nuove sfide: riprodurre fedelmente la complessità dei dati reali e prevenire il rischio di bias nei modelli.

Non mancano le criticità: la produzione di dati sintetici richiede validazioni rigorose e non sempre riesce a replicare tutte le sfumature delle situazioni reali. Inoltre, il rischio di creare nuove distorsioni è concreto e i modelli basati su dati sintetici devono essere accuratamente testati prima di essere impiegati su larga scala.

Il futuro dell’intelligenza artificiale si giocherà dunque su un equilibrio delicato tra compliance normativa e innovazione tecnologica. La domanda è aperta: a guidare la prossima fase saranno le aule dei tribunali o i laboratori di ricerca?


LEGGI ANCHE

Cibersicurezza: un ulteriore passo avanti dell’UE per gestire le crisi

Il "programma per la cibersicurezza" definisce ruoli e responsabilità, specificando i principali attori e meccanismi coinvolti in tutte le fasi di una crisi.

Permessi ai detenuti, più tempo per fare ricorso: il reclamo si potrà presentare entro quindici giorni

La Corte costituzionale cancella il termine di 24 ore previsto per impugnare il diniego di permesso in caso di gravi motivi familiari. Una scadenza troppo…

Foglieni che parla dal palco

Pacchetto sicurezza, Foglieni (AIGA): “Ricorso a diritto penale sia extrema ratio”

Il Presidente dell'Associazione ha inviato alla Commissione Giustizia del Senato le proprie osservazioni al Ddl AS-1236, cd. Pacchetto Sicurezza, evidenziando i profili di maggior criticità…

TORNA ALLE NOTIZIE

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto