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Il Censis fotografa il rapporto degli italiani con internet e le tecnologie digitali

La ricercaLa digital life degli italiani realizzata dal Censis in collaborazione con Lenovo ci offre una fotografia del rapporto degli italiani con internet e le tecnologie digitali.

I dati sembrano incoraggianti, come ha sottolineato Stefano Quintarelli, Presidente Agenzia per l’Italia Digitale (Agid), nel corso della presentazione del rapporto:

« I dati del rapporto Censis testimoniano che l’Italia sta cercando di fare un passo avanti nel digitale e speriamo che questi numeri abbiano i loro effetti anche sull’indice DESI, che ogni anno ci vedo come fanalino di coda in Europa. Con la pandemia, abbiamo vinto tante ritrosie nel digitale, non solo da parte degli utenti, ma anche da parte dei fornitori di servizi.»

Nonostante ciò, permangano alcune zone d’ombra.

ITALIANI, INTERNET E TECNOLOGIE DIGITALI

In generale, il rapporto degli italiani con internet e le tecnologie digitali è buono: il 70,4% ritiene che la digitalizzazione abbia migliorato la qualità della loro vita, semplificando molte attività quotidiane.

La diffusione degli strumenti digitali è buono: il 73% degli utenti fa parte di famiglie in cui ogni membro ha un proprio dispositivo e il 74,4%  ne usa più di uno (smartphone, pc, laptop, tablet, smart tv, console di gioco). Il 71,1% dichiara poi di avere una connessione casalinga efficiente.

Anche l’uso di servizi cloud non è sconosciuto agli italiani: il 55,6% degli intervistati li utilizza. Le percentuali salgono tra i laureati (63,9%) e i dirigenti (77,5%).

USO DEI DISPOSITIVI PER LAVORO E PER MOTIVI PRIVATI

Il rapporto Lenovo-Censis mostra quanto il confine tra l’utilizzo di dispositivi digitali per motivi di lavoro e motivi personali sia labile.

Ben il 66% degli intervistati utilizza device personali per motivi di lavoro. La percentuale sale al 72,2% tra gli occupati laureati e raggiunge l’85% tra i lavoratori autonomi.

Ma è vero anche il contrario: il 26,9% degli occupati usa i dispositivi aziendali per motivi personali (tra i dirigenti la percentuale è del 39,8%).

Questo ci suggerisce che l’italiani tendano a sottovalutare i rischi legati alla sicurezza informatica e alla privacy dei dati sia personali che aziendali.

DIGITALIZZAZIONE DELLA PA

Quando si parla di internet e tecnologia, gli italiani hanno grandi aspettative verso la pubblica amministrazione. In particolare:

– l’85,3% dei cittadini si augura di poter a breve comunicare con gli uffici pubblici tramite e-mail,
– l’85% vorrebbe poter richiedere documenti e certificati online,
– l’83,2% desidera poter pagare online tasse, bollettini e multe.

Inoltre, vorrebbero poter conoscere i dati personali in possesso degli enti pubblici per evitare duplicazioni e poter accedere a tutti i servizi online con una sola password.

ANCORA DIFFICOLTÀ PER MOLTI

Non tutti gli italiani possono vantare un rapporto idilliaco con internet e le tecnologie digitali

Ben 4,3 milioni di utenti possiedono un dispositivo privo di connessione e 13,2 milioni hanno connessioni domestiche lente o malfunzionanti.

Ai problemi tecnici si aggiungono quelli “umani”.
Sono 24 milioni gli italiani che faticano a relazionarsi con il digitale. Questi i servizi che creano più difficoltà:
– piattaforme di messaggistica istantanea come WhatsApp (9 milioni),
posta elettronica (8 milioni),
social network (8 milioni),
navigazione su siti web (7 milioni),
– servizi di streaming come Netflix (7 milioni),
e-commerce (6 milioni),
pagamenti online (5 milioni),
– app e piattaforme per videochiamate e meeting virtuali (4 milioni).

È possibile approfondire i dati leggendo la sintesi del rapporto “La digital life degli italiani” di Lenovo-Censis.

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