La Commissione Europea ha firmato la convenzione quadro del Consiglio d’Europa sull’intelligenza artificiale (IA), segnando un importante passo avanti nella regolamentazione dell’IA a livello globale. Si tratta del primo accordo internazionale giuridicamente vincolante in materia di IA, ed è pienamente allineato con l’IA Act dell’Unione Europea, diventato legge lo scorso luglio, rendendo l’Europa la prima ad aver legiferato in questo ambito.
Un accordo globale
Con la firma di questo accordo, anche Stati non appartenenti all’UE, come Stati Uniti, Giappone e Canada, si impegnano a rispettare le disposizioni del regolamento europeo, creando così un quadro comune per l’utilizzo dell’IA. L’obiettivo è garantire che i sistemi di intelligenza artificiale siano sviluppati e utilizzati nel rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto, senza frenare l’innovazione tecnologica.
Un approccio basato sul rischio
La convenzione prevede un approccio basato sul rischio per regolamentare i sistemi di IA. Tra i concetti chiave tratti dal regolamento UE vi sono la trasparenza, gli obblighi di documentazione per i sistemi considerati ad alto rischio, e la gestione dei rischi con la possibilità di vietare i sistemi che rappresentano una minaccia chiara per i diritti fondamentali. Queste norme mirano a stabilire una maggiore fiducia nell’uso dell’IA, rendendo il suo sviluppo più sicuro e responsabile.
Un impegno internazionale
La firma della convenzione è avvenuta a Vilnius, in Lituania, durante la conferenza informale dei ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa. Oltre all’UE, tra i firmatari figurano numerosi Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Giappone, Israele, Australia, Argentina e molti altri, rendendo l’accordo uno sforzo internazionale di ampia portata. La partecipazione di 68 rappresentanti della società civile, del mondo accademico e dell’industria ha garantito un approccio inclusivo e globale.
Prossimi passi
Dopo la firma, la Commissione UE elaborerà una proposta di decisione del Consiglio per la conclusione formale della convenzione. Anche il Parlamento Europeo dovrà dare la sua approvazione affinché l’accordo possa essere pienamente operativo. Questo rappresenta un passo cruciale per la regolamentazione dell’IA a livello mondiale, con l’UE pronta a guidare il dibattito e le normative globali sul tema.
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