Milano – L’accesso alla giustizia è uno dei principi fondamentali della democrazia: non si tratta, infatti, solo di un diritto costituzionalmente garantito, ma di un caposaldo della civile convivenza, che consente alle persone di far valere i loro diritti nei tempi previsti dalla legge e davanti alle autorità competenti. Ci sono però realtà e individui che, per ragioni differenti, faticano ad avere accesso alla giustizia, spesso per mancanza di risorse.
Sin dalla sua fondazione nel maggio 2017, l’Associazione Pro Bono Italia ETS (“PBI”) si prefigge di colmare questo “vuoto”, promuovendo lo sviluppo di una cultura dell’assistenza legale volontaria e gratuita in favore di organizzazioni non profit e persone svantaggiate. Oggi l’Associazione è composta da oltre cinquanta associati ed una rete (in costante crescita) di circa mille persone, tra avvocati, studi legali, giuristi d’impresa, associazioni forensi accademici e non-profit.
La sua attività si concretizza nell’organizzazione di incontri periodici di approfondimento e formazione e nello smistamento di centinaia di richieste d’assistenza, che transitano su una piattaforma digitale e vengono filtrate dalle due Clearinghouse attive oggi in Italia (facenti capo a PBI e CSVnet) per poi essere prese in carico dagli avvocati della rete.
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I servizi erogati da questi ultimi sono prevalentemente di natura stragiudiziale e spaziano dal diritto societario e del Terzo Settore, alla contrattualistica, dalla privacy ai diritti dei detenuti, dal diritto immobiliare, alla tutela di soggetti vulnerabili, come migranti, LGBTQI+ ed attivisti. Dal luglio 2021, da quando è attiva la piattaforma digitale, sono state ricevute oltre 500 richieste, con un “matching rate” – tra richieste pubblicate e prese in carico dagli avvocati della rete – di circa il 90%.
Per fare il punto su queste attività, mercoledì 12 giugno, a Milano (dalle 12 alle 16 – presso lo studio legale Dentons in Piazza degli Affari 1) si tiene un importante appuntamento, organizzato da PBI e aperto alla partecipazione gratuita, il 7° Italy Pro Bono Day. Un’iniziativa parte della European Pro Bono Week che, con eventi in varie città europee, porta alla luce il lavoro svolto dagli avvocati nel sostenere la società civile e le organizzazioni per i diritti umani.
Come spiega il Presidente dell’Associazione Pro Bono Italia ETS, Avv. Giovanni Carotenuto “in Italia, come in Europa, gli avvocati sentono la responsabilità professionale, sociale ed etica di dedicare parte del loro tempo e delle loro risorse al bene comune. Questo significa poter dare risposte, serie e competenti, anche a chi non può accedere al patrocinio a spese dello Stato, e resta in grandi difficoltà. Oggi, anche facendo leva sulla tecnologia, siamo impegnati a far sì che il volontariato di competenza rappresentato dal pro bono legale si trasformi in un importante strumento di cambiamento sociale”.
La giornata di lavori si inaugura alle 13, con una Roundtable (la numero 50, con cui si celebrano i primi 10 anni di attività) che vedrà la presentazione di alcune non-profit (tra cui Progetto Itaca, Telefono Rosa e Telethon). A seguire, le relazioni annuali delle Clearinghouse di CSVnet e PBI, un aggiornamento sulle attività del tavolo permanente avvocati-giuristi d’Impresa ed il lancio del tavolo permanente sull’immigrazione, che si occuperà inizialmente di favorire la mobilità lavorativa di rifugiati, migranti e richiedenti asilo nel nostro Paese, grazie al protocollo d’intesa sottoscritto di recente con la NGO Talent Beyond Boundaries.
Nel pomeriggio (ore 14.15) inizia invece il seminario “ll Terzo Settore ai tempi dell’AI. Il ruolo della società civile organizzata, tra rischi e opportunità”, organizzato in collaborazione con I-com (Istituto per la competitività), The Good Lobby e AIGI (Associazione Italiana Giuristi d’Impresa) sul tema dell’intelligenza artificiale, sue applicazioni nel mondo del non-profit, rischi, opportunità e regole.
I relatori (avvocati, docenti universitari, dirigenti di enti e associazioni) commenteranno e condivideranno ricerche ed esperienze, analizzando l’impatto delle nuove tecnologie per il benessere delle comunità e le sue implicazioni legali e sociali. Giovanni Carotenuto, Presidente PBI, Giuseppe Catalano Presidente AIGI, Stefano Da Empoli, Presidente I-Com, Laura Ferrari, Policy Advisor The Good Lobby, Federico Fusco Partner Dentons, Chiara Giovannini Vice Direttrice Generale ANEC (European consumer voice in standardisation) e i docenti universitari Giusella Finocchiaro (Professoressa di Diritto privato e Diritto di Internet, Università di Bologna), Andrea Grignolio Corsini (Professore di Storia della Medicina, Università Vita-Salute San Raffaele) e Gianluca Sgueo (Professore di Digital Democracy & Public Spaces, Ecole d’Affaires Publiques di SciencesPo Paris) partiranno dall’analisi dell’Artificial Intelligence Act, di recente approvazione, per parlare dell’impatto sul piano dei diritti e delle sue possibili ripercussioni sulle attività umane.