14 Maggio 2025 - Il progetto

Giustizia e Intelligenza Artificiale: al via a Catania una sperimentazione pionieristica

Il Tribunale di Catania e il Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica uniscono le forze per testare sistemi di IA applicati all’analisi dei documenti giudiziari.

Un progetto di ricerca all’avanguardia è stato avviato a Catania, dove il Tribunale etneo e il Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica (CINI) hanno siglato un accordo di collaborazione per esplorare il potenziale dell’intelligenza artificiale applicata all’attività giudiziaria. L’intesa, della durata di otto mesi, punta a valutare come strumenti basati su AI e tecnologie di Natural Language Processing possano affiancare i magistrati nel lavoro quotidiano.

Il progetto prevede l’utilizzo di comandi linguistici tipizzati in grado di assistere i giudici in attività come la ricerca e sintesi di documenti, l’estrazione e classificazione di informazioni rilevanti, il confronto tra testi giuridici e la creazione di collegamenti ipertestuali tra documenti contenuti nei fascicoli. La sperimentazione sarà condotta su atti civili già conclusi e previamente anonimizzati, per garantire il rispetto della privacy e dei dati sensibili.

Questa iniziativa rappresenta un’importante occasione per contribuire al miglioramento dell’efficienza e della qualità del servizio giustizia”, ha dichiarato Francesco Mannino, presidente del Tribunale di Catania. Entusiasta anche Mariano Sciacca, presidente della sezione coinvolta nella sperimentazione: “Se ben gestita, l’intelligenza artificiale potrà diventare uno strumento prezioso non solo nella gestione dei procedimenti, ma anche nel garantire una maggiore qualità delle decisioni giudiziarie”.

L’obiettivo della ricerca è duplice: da un lato verificare l’efficacia e l’affidabilità di questi strumenti nel supportare l’attività cognitiva dei magistrati, dall’altro riflettere sulle eventuali criticità etiche, giuridiche e operative legate al loro utilizzo in ambito giudiziario.


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